Site icon UOMINI LIBERI

Vogliamo i colonnelli

Ricordate il famoso film satirico fantapolitico interpretato da un grande Ugo Tognazzi?
La commedia potrebbe essere una ammonizione non tanto nei confronti di eventuali attentati alla Nazione, condotti da burattini in stile da operetta, quanto nei riguardi di ‘operazioni indolore’ approdanti a trasformazioni politiche antidemocratiche più pericolose e irreparabili. Alla vicenda in realtà nuocciono il tono che ondeggia tra la farsa popolaresca, il grottesco e la caricatura e l’indugiare sul ‘colpo di Stato fallimentare’: il primo perché demitizzante del pericolo denunciato, la seconda perché a scapito di un discorso più profondo.” (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 75, 1973)
Come sempre la realtà supera la finzione, dal film fantapolitico alla cruda realtà è un attimo.
Il libro del Generale Roberto Vannacci, Il mondo al contrario, è divenuto il caso editoriale dell’estate. Uscito in sordina come opera auto-edita di un autore noto solo nell’ambiente militare, ha improvvisamente conquistato gli onori delle cronache e in poche ore ha scalato le classifiche di vendita di Amazon, raggiungendo il numero 1 in Italia.
Perché tanta notorietà nei confronti di un libro che, diciamolo chiaro, lo avesse scritto uno qualunque avrebbe stampato giusto le copie per amici e parenti.
Nel suo libro (diviso per temi, nemmeno fosse un manifesto politico) Vannacci non propone ricette miracolose, semmai lancia un invito ad affrontare i problemi con soluzioni mirate. In questi mesi, il generale è stato ridotto a macchietta dagli avversari, bollato come nostalgico, intollerante, omofobo. Non senza ragioni, visti i giudizi solo per citarne alcuni verso la pallavolista di colore Paola Egonu («i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità») e l’omosessualità («non può rientrare nella normalità anche tenuto conto delle percentuali estremamente minoritarie dei suoi adepti»).
Salvini che è sempre in cerca di consensi individua il generale quale ottimo candidato alle europee (negli ambienti leghisti si diceva che da sondaggi avrebbe portato il 2% alla causa Salviniana. Infatti ha preso oltre 500 mila voti; entrando trionfalmente nel parlamento Europeo.
Ma voi pensate che possa bastare a Vannacci essere parlamentare Europeo?
Assolutamente no egli è un narcisista convinto pieno di se per cui vuole essere un numero uno, un condottiero della politica….
Il diretto interessato, il generale Roberto Vannacci, mantiene l’ambiguità, e non conferma né smentisce. Anzi, in pubblico giura e spergiura di stare bene con la Lega e che i suoi rapporti con Matteo Salvini sono ottimi. Ma i suoi uomini si stanno muovendo eccome e gli indizi che portano a pensare che si stia preparando a fondare un nuovo partito si sommano. L’ultimo, la mail inviata ai simpatizzanti dell’associazione «Il Mondo al Contrario» in occasione di Ferragosto, in cui il presidente Fabio Filomeni chiede se siano «pronti per la nuova avventura politica».
Come sempre la poco lungimiranza politica l’opportunismo porteranno a chi gli ha data la ribalta politica nazionale a doversi preoccupare.
Noi umili osservatori politici pensiamo che in un paese “normale” i generali debbano e possano fare politica, ma solo dopo aver tolto la divisa e ovviamente non professare idea pseudo eversive razziste e omofobe.
Salvini scelga e si aggreghi al generale e fondino sto partito di estrema destra mettendo fine alla “Lega al contrario” movimento che ha abiurato tutta la sua storia.
Chi è federalista autonomista liberale non può stare in quella roba lì.
La trionfale accoglienza di Vannacci a Pontida di questi giorni in occasione della festa della Lega da parte di militanti del movimento in maglietta verde dimostra come questa Lega viva una contraddizione interna che ogni giorno diventa sempre più evidente.
La coerenza alla fine paga. l’opportunismo no.
È solo questione di tempo.

Antonio Rossello

Condividi