Simona Saccone Tinelli, Responsabile Welfare di UGL Liguria, spiega il Progetto Sociale
Genova. ” UGL, consapevole dell’incremento dei casi di violenza sulle donne, apre un canale dedicato facendosi tramite con le strutture protette, affinché le vittime non abbiano ulteriori difficoltà a cercarle”. A spiegarlo è Simona Saccone Tinelli, Responsabile Welfare di UGL Liguria
“Negli anni si è assistito ad un progressivo depauperamento dei corpi intermedi: UGL, con un approccio olistico alla persona, intende farsi parte attiva nel contrasto e nell’assistenza in tutti i casi di violenza, a partire da quella “privata” sulle donne, senza tuttavia dimenticarne anche le altre declinazioni sul lavoro, in tema di mobbing, disabilità,ecc, talvolta anche connesse tra loro.” Prosegue Simona Saccone Tinelli
“Citando la giornalista Francesca Bonanni: Troppe donne ancora non denunciano o esitano nel farlo. L’isolamento e la paura bloccano molte donne dal liberarsi dalla condizione di violenza domestica. Fiocchi rossi, monumenti illuminati e iniziative di ogni genere in occasione del 25 novembre sono un modo per rappresentare vicinanza e solidarietà, ma non basterà ancora a spingere quelle donne a denunciare. Le vittime si chiedono cosa succederà loro dopo. La paura dovrebbe essere rassicurata con certezze sul loro futuro e su quello dei loro figli. C’è bisogno di sentire più coraggio. Avremmo, forse, bisogno di mostrare più esempi di donne che ce l’hanno fatta. Vittime che hanno denunciato, che sono state accolte in strutture dedicate ed accompagnate verso una nuova libertà e una nuova vita. Ecco, in questo senso UGL vuole prendere queste donne per mano, cercando loro nuovi orizzonti E grazie alla supervisione della nostra Coordinatrice Nazionale per il Welfare Ornella Petillo il progetto si è reso possibile.”Conclude Simona Saccone Tinelli
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