VILLA ZANELLI, MELIS (M5S): “UNO DEI PIÙ SIGNIFICATIVI ESEMPI DI ART NOUVEAU IN LIGURIA VELEGGIA VERSO IL PRIVATO PER ESSERE TRASFORMATO IN ALBERGO, CON NESSUN RITORNO PER I CITTADINI CHE POTRANNO SOLO IMMAGINARNE LE BELLEZZE”
Genova, 3 agosto 2020 – “Trascorsi cinque anni, salvo tornarci per gli appuntamenti elettorali, si sta arrivando al momento delle scelte per Villa Zanelli, capolavoro architettonico in stile Liberty e uno dei più significativi esempi di Art Nouveau in Liguria, “abbandonata” sul lungomare di Savona, nel quartiere di Legino: risale all’agosto del 2015 la mia interrogazione in Regione sullo status di degrado e sul rischio che all’indifferenza si sposasse la svendita del bene. Cosa è successo in questo lustro? Poco, e forse peggio”, dichiara il vicecapogruppo regionale Andrea Melis.
Che poi aggiunge: “Eletti in carica, avevamo fin da subito preso a cuore la vicenda che da anni si trascinava a Savona. La proprietà del bene è di Arte Genova che allora aveva avviato il percorso di vendita all’asta dell’immobile. Grazie anche alle nostre iniziative in Consiglio regionale e convegni molto partecipati, siamo riusciti a evitare la vendita definitiva all’asta di Villa Zanelli. Ma quanto avvenuto poi negli anni successivi ha introdotto scelte e idee discutibili: inaccettabile che si pensi di affidare ai privati quanto sarà recuperato con fondi pubblici”.
“Se il territorio chiedeva il recupero di Villa Zanelli, lo faceva per avere la possibilità di fruire degli spazi, per i quali si ipotizzava un polo museale. Idea interessante che avrebbe permesso di ammirarne le caratteristiche. Ora, invece, si procederà con il recupero attraverso diversi fondi pubblici e si adatterà un’ampia parte della struttura per farne un albergo. È evidente in questo caso che la fruizione della struttura sarà solo per chi pagherà il soggiorno: difficile pensare che le camere rimangano aperte al pubblico con gli ospiti dentro”.
“È dunque evidente che il desiderio di “vivere” Villa Zanelli non sarà realizzato – continua Melis -. Aggiungo un’ulteriore riflessione: apprendiamo che la struttura alberghiera sarà gestita da soggetti privati o a essi affidata ma che l’intero recupero verrà fatto con capitali pubblici. E allora perché si deve favorire una serie di utili che saranno incamerati dai privati che non hanno fatto investimenti?”.
“Sarebbe il caso di rivedere questo modello – e conclude -: altrove, come a Riva del Garda, sono state fatte iniziative simili ma con la classica compartecipazione del privato che ha introdotto anche fondi propri. Qui invece abbiamo una riqualificazione con soli fondi pubblici e affidamento poi a privati. Non è quello che volevamo e non è certo quello che volevano i liguri, che assistono all’ennesimo regalo ai privati che così vincono facile”, conclude Melis.
Andrea Melis MoVimento 5 Stelle Liguria