Sono la prima a indignarmi per lo stato in cui si trova quella splendida villa, indicata come uno dei piu’ affascinanti esempi di liberty locale. Mi sono battuta per quel poco che ho potuto, perche’ nell’accordo con la regione si cercassero soluzioni che privilegiassero una destinazione turistica o sociosanitaria. Perche’ ricordiamoci che quella villa dalla Asl e’ passata alla regione, non al Comune, ed e’ finita nell’elenco dei beni cartolarizzati con una discutibile operazione di risanamento della sanita’ nel mirino della Corte dei Conti. Pero’ attenzione: l’alternativa a questo punto non e’ pubblico-privato, turistico o residenziale, bensi’ conservazione o scempio. Ho sentito citare sui giornali un progetto di recupero, caldeggiato da alcuni in giunta e poi bocciato. In realta’ non sono stati bocciati i parcheggi sotterranei in Consiglio, almeno non nell’attuale, ma sono stati bocciati, e per fortuna, aggiungo, dalle valutazioni di impatto ambientale e rischio idraulico. Certi progetti che ho visto aleggiare consentivano aumenti di volume, sfruttando le casette dei custodi, e simili. Obbrobri. Allora, prima di sentirmi rassicurata da un progetto turistico alberghiero e di demonizzare il residenziale in toto, preferirei vedere le soluzioni sulla carta. Qualsiasi idea che rispettasse i volumi e i decori della villa e non danneggiasse o stravolgesse il parco, fosse pure di un miliardario bielorusso in vacanza, per me a questo punto sarebbe benemerita. E pazienza se quel bene va ai privati, visto che il pubblico non sa che farsene. Magari un domani si recupera, chissa’, ma nel frattempo e’ salva, almeno. Qualsiasi idea che invece, come per le tante brutture in giro per la citta’, pur di svendere il bene e fare cassa concedesse volumi, appiccichi, aggiunte orripilanti, fosse residenziale o di qualsiasi altra natura, andrebbe cassata. Certo, l’ideale sarebbe l’uso pubblico e la conservazione annessa. Ma sembra che sia troppo difficile per noi e per la sensibilita’ civile, estetica e conservativa di questa citta’ e di chi la amministra.