Il 27 dicembre 1943, presso il Forte della Madonna degli Angeli, sette antifascisti – Cristoforo Astengo, Aurelio Bolognesi, Francesco Calcagno, Arturo Giacosa, Carlo Rebagliati, Aniello Savarese e Renato Vuillermin – furono fucilati dai militi della Repubblica di Salò. Questo tragico evento, noto come il “Natale di Sangue”, rappresenta una delle pagine più dolorose della storia di Savona e viene commemorato ogni anno per mantenere viva la memoria di quei sacrifici.
Come ogni anno, anche quest’anno, durante la cerimonia commemorativa, una corona di alloro è stata deposta alla base della lapide in ricordo dei martiri. Alla cerimonia hanno partecipato il Sindaco di Savona, Marco Russo, il vicepresidente della Provincia, Andrea Castellini, e Simone Falco, presidente della sezione Aned di Savona-Imperia, che ha pronunciato l’orazione ufficiale…leggi
Tuttavia, in un’occasione così importante, non possiamo fare a meno di sottolineare un grave dettaglio: nessuno, né il sindaco né gli assessori, sembra aver pensato a ripulire i graffiti che deturpano la lapide con i nomi degli antifascisti uccisi.
È evidente che l’amministrazione comunale è sempre più focalizzata sul progetto di “Savona Capitale della Cultura”. Eppure, lasciare che un luogo simbolo della memoria storica della città venga trascurato in questo modo è, francamente, imbarazzante. La storia merita rispetto e cura, e sarebbe doveroso agire per restituire dignità a un sito che rappresenta tanto per la comunità savonese.