veramente impagabile l’intervista.

A parte che uno si chiede perche’, su certi temi sensibili, i giornali intervistino solo una parte. E’ come chiedere al macellaio se la carne e’ buona, e non ai clienti. Poi, l’intervista comincia bene, evidenziando i problemi della crisi lavorativa e occupazionale (ma senza accennare alle loro pseudo ricette, devastanti per l’ambiente, lucrose per pochi, risibili per l’occupazione e il tessuto sociale ed economico), e continua peggio. Non appena si arriva ai dati critici, la soluzione e’ negarli. Passi sulla sicurezza, dove il peso di certe forme di microcriminalita’ puo’ risultare statisticamente eccessivo, ma l’ambiente? Come la mettiamo? Semplice, la soluzione e’ dire: non e’ vero. Del resto, per un Presidente che sistematicamente nelle sue dichiarazioni infastidite scambia le sacrosante prescrizioni ambientali per lungaggini burocratiche inutili, dannose per l’economia, da eliminare e sveltire, siamo in perfetta coerenza. Ma una domandina ina ina, tipo sull’inchiesta della centrale TP, no, eh? Sia mai.

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