Vado Ligure: Cambiamento di rotta o continuazione della tradizione?

A Vado Ligure, l’elezione del nuovo sindaco, Fabio Gilardi, ha suscitato non poche sorprese. Gilardi, ex vice di Monica Giuliano sostenitrice del rigassificatore, durante la campagna elettorale ha preso una posizione diametralmente opposta. “Sono contro il progetto del rigassificatore”, ha dichiarato con fermezza.
Ma chi ha potuto credere a questa repentina conversione?
I risultati delle elezioni parlano chiaro: la maggioranza ha scelto di credere alla sua nuova posizione e gli ha accordato fiducia.
Eppure, c’è chi si gratta la testa perplesso. Negli anni, Gilardi non si è certo distinto per le sue critiche verso altre questioni ambientali rilevanti per Vado Ligure. Il neo-sindaco non ha mai proferito parola contro l’ex centrale elettrica locale, la piattaforma, la costruzione dei cassoni per il porto di Genova e le due discariche che preoccupano molti cittadini. Sempre lì, al fianco di Monica Giuliano, annuendo con approvazione ad ogni sua decisione. È come se questi temi fossero magicamente scomparsi dall’agenda politica, lasciando spazio solo al dibattito sul rigassificatore.
Ora, Gilardi si dice contrario al rigassificatore, ma a gettare ulteriore ombra sulla situazione è la notizia di qualche giorno fa di un incontro segreto tra il nuovo sindaco e i rappresentanti della Snam, la compagnia che vuole installare il rigassificatore. Fonti anonime riferiscono che la riunione si è svolta lontano da occhi indiscreti. Nessuno sa esattamente cosa sia stato discusso, ma i sospetti non fanno che aumentare. “Che cosa avrà da nascondere?”, si chiedono i cittadini più scettici.
Una cosa è certa: la politica, come la vita, è piena di sorprese e cambiamenti di rotta inaspettati. E mentre aspettiamo di vedere come si evolverà questa storia, possiamo solo ammirare la capacità di Gilardi di trasformare una narrazione da un capitolo all’altro con la stessa destrezza di un abile romanziere.
Forse, dopotutto, il vero rigassificatore di Vado Ligure non è quello industriale, ma quello politico, capace di trasformare idee e posizioni con la stessa fluidità del gas naturale.

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