Lunedì 25 marzo 2019 è atteso il vertice all’Unione Industriali della provincia di Savona che vedrà coinvolte le organizzazioni sindacali per discutere sulla vertenza che riguarda lo stabilimento Bombardier Transportation Italy di Vado Ligure.
Molti presumibilmente saranno gli argomenti che dovranno essere discussi nell’incontro di domani. Problemi che come abbiamo già riportato in numerosi articoli, continuano ad accumularsi di anno in anno e sembra che nessuno voglia provare a risolverli.
l’inconcludenza sulla vertenza di Bombardier è comune a molte altre vertenze che nel corso degli anni hanno visto impoverire il tessuto industriale della provincia, quella di Piaggio Aerospace sempre attuale ne è il primo esempio. Ricordiamo anche quella della Asset Water Technology di Altare che a fine 2018 ha chiuso i battenti, senza che venissero prese iniziative sindacali di rilievo, per cercare di contrastare la delocalizzazione dello stabilimento di produzione di erogatori di acqua ad alto valore aggiunto.
I sindacati savonesi , soprattutto quelli metalmeccanici, si dimostrano sempre i notai dei voleri delle aziende.
Tornando alla vertenza Bombardier notiamo che recentemente un lavoratore, sul profilo istituzionale della CGIL di Savona, ha espresso le sue perplessità sulla conduzione della vertenza.
I punti irrisolti sono sempre gli stessi dall’estate 2016, quando fu aperta la procedura di mobilità per 104 lavoratori a causa della perdita di una commessa per dei treni regionali. Commessa vinta da Hitachi Rail Italy, per cui si sarebbe dovuta avviare una collaborazione come nel caso del FrecciaRossa 1000.
Bombardier è comunque riuscita a vincere una sostanziosa commessa pubblica per dei locomotori merci del tipo Traxx DC3 per Mercitalia Rail, la partecipata del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che si occupa del trasporto merci, del valore si 180milioni di euro più varie opzioni (Il Sole 24 Ore Mercoledì 13 Marzo 2019).
Per questa commessa pubblica ad oggi non sembrerebbero ancora essere chiare le ricadute che si avranno per il sito Bombardier di Vado Ligure, se vi saranno investimenti per adeguare il sito a nuove produzioni, premi di risultato per i lavoratori o se, questa commessa, servirà solo a fare cassa e profitti per il gruppo Bombardier, senza nessuna redistribuzione sul territorio e terminata la produzione, nuova cassa integrazione, pagata con soldi pubblici.
Il lavoro in campo ferroviario non sembrerebbe mancare, secondo La Stampa del 24 marzo 2019 «seicento nuovi treni regionali e un investimento di 6 miliardi di euro sono i numeri importanti per il rilancio del trasporto ferroviario pendolare in tutta Italia» è la dichiarazione rilasciata dai vertici delle ferrovie, in occasione della presentazione dei treni per pendolari Rock e Pop prodotti in Italia da Hitachi e Alstom
Il lavoro in campo ferroviari non sembrerebbe mancare, ma i sindacati savonesi ed i loro amici politici locali che dovrebbero essere di aiuto per le cause dei lavoratori pensano ad altro, chi a fare passerelle elettorali per le elezioni comunali o a fare allegre scampagnate a Roma, chi visto l’arrivo della primavera a farsi corteggiare, chi visto l’arrivo dell’estate ad organizzare corsi per bagnini.
Sindacato se ci sei batti un colpo!
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