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Vado Ligure – Bombardier annuncia 5000 licenziamenti

L’agenzia di stampa Bloomberg ha da poco annunciato che la holding canadese Bombardier Inc. ha comunicato un piano globale di riduzione del personale di 5000 unità, oltre alla vendita del settore dei motori a turboelica.(LEGGI)

Secondo le stime della finanziaria canadese, la vendita del ramo turboelica determinerà proventi per 900milioni di dollari, mentre dalla riduzione dell’occupazione si prevede un risparmio annuo di 250milioni dal 2021. Il gruppo tiene però a sottolineare che per il 2019, le procedure di riduzione del personale comporteranno maggiori spese comparabili al risparmio atteso a partire dal 2021.

Bombardier ha in corso, da diversi anni, un processo di ristrutturazione del debito e di riduzione del personale, dovuto ad investimenti nel settore aerospaziale che evidentemente non hanno prodotto i ritorni attesi.

Bombardier, alla fine del 2017 occupava circa 65.000 dipendenti nei vari siti di produzione sparsi sui vari continentidi cui circa la metà nel settore delle costruzioni ferroviarie.

Rispetto al settore aerospaziale, il comparto ferroviario di Bombardier, secondo i dati periodici comunicati agli investitori, gode di ottima salute avendo generato dal 2010 utili per circa 4miliardi di dollari, senza registrare, in nessun anno, perdite. Nel 2017 si sono avuti utili per 417milioni, mentre il portafoglio ordini, nel settore ferroviario, ammonta ad oltre 34miliardi.

Questa riduzione del personale, a livello globale, avrà delle ripercussioni sulle attività italiane nel settore ferroviario di Bombardier?

Secondo i dati della camera di commercio, Bombardier Transportation Italy con sede a Vado Ligure, al giugno 2018, occupava 729 addetti.

Manifestazione Lavoratori Bombardier del 28 settembre 2018

Come noto lo stabilimento Bombardier di Vado Ligure, nel 2016, è già stato oggetto di una procedura di licenziamenti incentivati per 104 unità, a causa della perdita di una sostanziosa commessa per Trenitalia relativa a dei treni regionali. Commessa vinta da Hitachi.

La vertenza di Bombardier dura da diversi anni ed il 28 settembre, dopo l’ennesimo infruttuoso incontro presso il Ministero dello sviluppo economico, avvenuto il giorno prima, si è tenuto un originale sciopero a corrente alternata, per manifestare il disagio per le mancate risposte sul futuro dei carichi di lavoro. (LEGGI)

In occasione dell’incontro del 27 settembre, il capo di gabinetto del Ministero dello sviluppo economico, Giorgio Sorial (Movimento 5 stelle), ha fatto notare che «le multinazionali non possono solo chiedere ma devono dimostrare di voler reinvestire nel nostro Paese redistribuendo parte dei forti profitti fatti in passato». Da notarsi l’assenza di un esponente politico di primo piano del Ministero dello sviluppo economico, guidato dal Vicepremier e ministro Luigi Di Maio (Movimento 5 Stelle). Ricordiamo che sia a Vado Ligure, che in provincia di Savona, il Movimento 5 Stelle e la Lega di Salvini sono state le formazioni politiche maggiormente votate alle ultime elezioni del 4 marzo 2018.

Anche il contratto per il governo giallo verde del cambiamento in tema di trasporti ferroviari sembra essere molto ambizioso: “È necessario inoltre favorire lo switch intermodale da gomma a ferro nel trasporto merci investendo nel collegamento ferroviario dei porti italiani. Per ciò che concerne il trasporto ferroviario regionale, un primo importantissimo passo da compiere per rispondere ad una esigenza di mobilità veloce, sicura e a basso impatto ambientale è rappresentato dall’ammodernamento nonché potenziamento delle linee ferroviarie preesistenti. La ferrovia dovrà essere in grado di rivestire nuovamente il ruolo di principale sistema di trasporto ad alta densità perché, attualmente; rappresenta l’unica soluzione di mobilità sostenibile per le medie e lunghe percorrenze, contribuendo ad alleviare i problemi di congestione dei pendolari, di sicurezza e di pressione ambientale.”

Il contratto per il governo del cambiamento, non lascia dubbi che si saprà tutelare al meglio gli interessi dei lavoratori del settore delle costruzioni ferroviarie, con ampi investimenti per migliorare la vita dei pendolari italiani.

Da questo programma, certamente potranno nascere molte opportunità anche per i lavoratori di Bombardier.

In caso di ritardi, niente paura, i tranquilli sindacati savonesi, da sempre abituati a fare rispettare gli accordi, avranno modo di convogliare il disagio sociale dei sonnolenti lavoratori nelle piazze, per ricordare alla politica gli impegni presi, tutelando allo stesso tempo l’occupazione dei lavoratori italiani, minacciata dalle delocalizzazioni e ristrutturazioni delle multinazionali straniere, sempre alla ricerca di maggiori profitti.

In Italia dopo quasi mezza giornata non si trovava ancora la notizia se non su Uomini Liberi

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