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Vaccarezza e il 25 aprile

Savona & provincia (16) – Fatti & notizie
Vaccarezza (Sindaco e Presidente) decide:
Il 25 aprile viene commemorato il 24 aprile
Criticato dall’ ANPI, contestato a Savona dichiara “Vergognatevi”

Savona“E’ la prima volta che mi capita di essere tirato in ballo in una polemica che non esito a definire sterile e priva di significato. Il programma messo a punto a Loano è stato dettato da esclusive finalità di carattere organizzativo e non aveva alcun intento di screditare la giornata ufficiale del 25 aprile. Di questo sono molto dispiaciuto anche perché il 25 aprile deve rimanere la festa di tutti evitando ogni possibile strumentalizzazione.”

Sono dichiarazioni rilasciate da Angelo Vaccarezza Sindaco nonché Presidente della Provincia di Savona per le critiche avanzate dall’ ANPI sulla scelta del Sindaco di anticipare la commemorazione del 25 aprile nella giornata di sabato 24 aprile.  Una scelta giustificata e motivata da fattori eccezionali? Perché il Vaccarezza non ha chiarito quali sono state le inderogabili “esclusive finalità di carattere organizzativo”? Erano o non erano sufficientemente giustificate per non effettuare, dopo 65 anni, la commemorazione nella giornata del 25 aprile?

Resta il fatto che tantissimi cittadini, loanesi e non, hanno disapprovato tale non motivata scelta.  E’ stata condizionata dalle esigenze nate per la duplice veste istituzionale (Sindaco e Presidente) che ricopre il Vaccarezza?  Se così fosse, totalmente non accettabile sarebbe la scelta fatta di anticipare la commemorazione al sabato 24 aprile a Loano per essere presente in altre commemorazioni o impegni istituzionali nella veste di Presidente nella giornata del 25 aprile.

I Loanesi, i cittadini tutti avrebbero valide ragioni per criticare il loro Sindaco per questa inusuale scelta. Fermo che resta comunque incompatibile il duplice ruolo di incarichi istituzionali (almeno sotto l’aspetto “deontologico e morale”) – anche perché nessuno deve ritenersi “unico e indispensabile” – più saggia sarebbe stata la scelta di rispettare la commemorazione nella giornata del 25 aprile con la presenza del vice Sindaco di Loano Francesco Cenere e Assessori.  

La conseguenza è stata che la notizia di tale eccezionale decisione si è diffusa nella provincia di Savona sia per la ferma critica dell’ ANPI che per la pubblicazione su organi di stampa. Il giornale online IVG in data 22 aprile, titolo “Polemica sul 25 aprile, Vaccarezza: “Data spostata per esigenze organizzative”, a cui sono seguiti ben 19 commenti. Ben 5 a firma del coordinatore PDL di Loano G.B. Cepollina in cui ha, fra l’altro scritto (con riferimento ai fatti avvenuti sabato sera alla celebrazione per il 25 aprile in piazza Martiri della Libertà a Savona): “Lungi da me negare il dissenso, ma tentare di impedire con urla, fischi ed insulti il discorso di chi si considera “un nemico” ma è un rappresentante liberamente eletto nelle istituzioni è un comportamento antidemocratico, incivile e… fascista.”

In un servizio pubblicato su Il Secolo XIX del 26.04.2010, a firma Dario Freccero, titolo “Insulti indegni, vergognatevi” il Sindaco-Presidente Angelo Vaccarezza ha, fra l’altro, dichiarato: “Vorrei dire a questi signori che la Provincia guidata dal sottoscritto ha quadruplicato le gite scolastiche per visitare i campi di concentramento, da 2 a 8, e che io per ben 11 edizioni a Loano ho officiato (?) la ricorrenza del 25 aprile. Ma la cosa più triste è che a fischiarmi non c’erano solo pochi esagitati ma tre-quarti della piazza e la prova sta nel fatto che oggi non ho ricevuto neppure una telefonata di solidarietà da nessuno, (?) neppure dalle associazioni a cui sono iscritto,  l’ANPI e l’ Istituto storico della Resistenza, che sicuramente lo faranno nei prossimi giorni ma finora non lo hanno fatto”. A domanda se è vero che è stato scortato dalla polizia, ha risposto: “Hanno ritenuto di accompagnarmi fino all’auto comunque, insulti a parte, non ho rischiato nulla”.     

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Il 25 aprile è una data che va sempre ricordata, commemorata e rispettata. Triste è constatare che vi sono state persone, più o meno giovani, che a distanza di 65 anni hanno inteso dare un significato politico e non storico all’evento. Pur di far prevalere le proprie tesi si sono visti e sentiti gruppi di manifestanti e“oratori” che, travisando (o usando) la storia, hanno fatto dei “distinguo” o distribuito “meriti”, non preoccupandosi di offendere la memoria di tanti italiani che nei loro “sacrosanti ideali di libertà” hanno dato la vita nella piena convinzione di difendere  la loro amatissima Patria.

L’Italia ha vissuto il tragico dramma di una guerra civile che ha distrutto intere famiglie e causato migliaia di morti. Rappresaglie e vendette che non hanno risparmiato nessuna parte belligerante. Resta il fatto inoppugnabile che i ricordi di eventi storici che hanno segnato la nostra Nazione debbono rimanere tali, senza se e senza ma, nel tempo e nelle loro date storiche. 

Ogni iniziativa o scusante che tende a sminuire, sottacere o portare mutamenti, sia nelle date che nei fatti storici, deve essere sempre democraticamente osteggiata. Non vi possono essere motivi o scuse accettabili! Questa è la democrazia!

Il 25 aprile è una data indelebile che va sempre commemorata come il 2 giugno e il 4 novembre. Eventi che hanno fatto la storia d’Italia!      

        Gilberto Costanza

e-mail: gilberto.costanza@alice.it           

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