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Unificazione della gestione idrica entro il 2025. Sarà la volta buona?

Dopo anni di discussioni, resistenze, inciampi e qualche “intoppo” da parte del Sindaco di Savona, sembra che la telenovela infinita sulla fusione idrica stia per arrivare a una conclusione. L’accordo, già annunciato a ottobre, è stato ribadito nuovamente (perché ripetere è sempre meglio che agire subito) dal presidente di Acque Pubbliche Savonesi (APS), Maurizio Maricone. Stavolta il traguardo è fissato in un imprecisato mese del 2025, un upgrade rispetto al 30 giugno del primo annuncio. Sì, perché gli annunci di progetti pubblici funzionano un po’ come le stagioni di una serie TV: non sai mai quando finiranno.
Secondo Maricone, l’unificazione del ciclo integrato delle acque coinvolgerà il Consorzio Depurazione Acque di Savona, Servizi Ambientali e Sca, con la creazione di un’unica entità pubblica che coprirà l’area tra Laigueglia e Varazze. Un progetto ambizioso, non c’è che dire. Eppure, i dettagli economici e lo statuto della nuova società sono ancora in lavorazione, ma entro la fine del 2024 dovremmo avere tutto chiaro. Forse.
L’assemblea di fusione è invece prevista per la metà del 2025 (se tutto va bene), e l’obiettivo è completare l’integrazione entro dicembre dello stesso anno. La speranza è che questa iniziativa, sostenuta con entusiasmo dai sindaci del territorio, migliori finalmente la gestione degli investimenti e i collettamenti. Per ora, ci accontentiamo di buoni propositi e una roadmap che sembra scritta a matita.
Riusciranno i nostri eroi a rispettare queste tempistiche? Aspettiamo fiduciosi il prossimo annuncio ufficiale. Magari sarà quello definitivo.

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