Risponde il candidato sindaco Manuel Meles
Rispondo ben volentieri alla cartolina. Noi abbiamo sempre avuto cuore e testa sul lavoro in comune, a prescindere dalle dinamiche nazionali che, comunque, incidono su tutti i partiti, come una ruota che gira. Il nostro lavoro in questi 10 anni è stato apprezzato dai tanti savonesi che ci conoscono e hanno avuto a che fare con noi, dando spazio a istanze di realtà e ambiti calpestati dalle ultime amministrazioni, di entrambi i colori.
I vari Lirosi, Pozzo, e compagnia, si mettano il cuore in pace: non rientreranno dalla finestra con i nostri voti. Inoltre a sinistra, se così si può chiamare, ben sapere che il voto di oggi è talmente liquido e volatile che, in ogni caso, un appoggio al ballottaggio non funzionerebbe comunque. I voti sono dei savonesi e di nessun altro. Poi certo, se Russo prenderà posizioni definite non interpretabili, lo ascolteremo volentieri: ma se non abbiamo fatto un accordo prima, quando ci poteva anche essere spazio per tenere lontani certi personaggi, la vedo dura farlo dopo, quando si sa già chi viene eletto e chi no. Io l’acqua al mulino di certi personaggi che hanno già avuto modo di mal amministrare la città non la porto.
Infine, quella foto, che a tanti può aver destato stupore e irritazione, è stata scattata, peraltro su idea anche mia, per un semplice motivo: grazie a un gesto di forte responsabilità l’intera minoranza ha garantito il numero legale per permettere l’approvazione di una delibera fondamentale per intervenire urgentemente dopo i danni dell’alluvione del 2019. Avremmo potuto non partecipare al voto, mostrando ai savonesi che il centrodestra non aveva i numeri per quegli interventi di somma urgenza necessari, ma avremmo fatto un grossissimo danno alla città. La foto fa parte di un messaggio, di una più efficace comunicazione che, in quel momento, aveva l’esigenza di dover dimostrare le gravi irresponsabilità di Lega e compagnia, incapaci di garantire il numero legale nonostante i 20 consiglieri a 13 disponibili
Manuel Meles