Un nuovo Rigassificatore nel mar Ligure

Il Presidente Toti ha annunciato che il nostro mare riceverà un nuovo impianto di Rigassificazione oltre quello già operante nello Spezzino.
Ricollocare nuovi rigassificatori in Liguria, davanti al Porto di Genova o Vado, oltre a porre una questione di rischio ambientale e di continua emergenza, non se ne intravedono alcun tipo di beneficio per i cittadini liguri.
Toti, ora Commissario straordinario alla gestione dei rigassificatori, sta parlando di impianti da investimenti consistenti e con durata ventennale che vengono realizzati con soldi pubblici con conseguente gestione pubblica degli stessi, mentre il suo ,pare un approccio quasi privatistico che ,oltre a non tenere conto delle esigenze del territorio, non va nella direzione dei piani di conversione energetica di altro tipo ,come la solare e eolica.
Si parla spesso di “settore strategico” quando si parla di Gas, ma è davvero strategica la conversione del Gnl (gas liquido) poi ritrasformato in gassoso per il nostro paese?
La Liguria e il nostro paese, arranca ancora oggi sulle fonti rinnovabili, sarebbe veramente strategico produrre energia con il nostro sole, vento e mare Ligure,
fonti energetiche che abbiamo in abbondanza.
L’obbiettivo europeo del 2021 è accelerare la diffusione delle energie rinnovabili nel contesto del piano REPowerEU dell’UE, che mira a raggiungere l’indipendenza dai combustibili fossili russi a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Il Target europeo sulle rinnovabili è del 42,5% mentre l’italia risulta ancora sotto il 20%.

Il porto di Vado ligure è già dotato di strutture ad ampio impatto ambientale sia a mare che a terra e una nuova struttura offshore (in mare davanti al porto) dovrà disporre , inevitabilmente di strutture a terra ,che ancora di più intaseranno la delicata viabilità esistente oggi.
Senza considerare l’impatto ambientale che questo genere di impianti porta con sé, oltre al danno diretto, cioè la perdita di plancton, larve, uova, ecc, c’è anche un danno indiretto per l’immissione in mare di solfati e cloro-derivati con rischi per la salute dell’ambiente marino e non solo.

Tutte le decisioni con grande impatto ambientale non possono cadere dall’alto, ma vanno adeguatamente valutate secondo le normative attuali, dove le compensazioni (monetizzare la salute) ,non possono prendere il posto della salute e del benessere di un territorio.

Stefania Scarone
Coordinatore Provinciale M5S

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