Un NO al Rigassificatore

Ho partecipato all’incontro di informazione alla cittadinanza sul rigassificatore, svoltosi presso la SMS Fornaci a Savona.

Tantissime persone preoccupate per i rischi e le conseguenze che questo impianto, calato dall’alto dal Presidente Toti, nonché commissario, provocherà nel nostro comprensorio.

La nave Golar Tundra attualmente a Piombino, sarà posizionata a pochi chilometri dalla costa, di fronte al Comune dì Vado Ligure, con impianti che coinvolgeranno i Comuni di Quiliano e della Valbormida (Altare, Carcare, Cairo)

Quest’opera coinvolgerà tutta la rada savonese, l’ecosistema marino sarà compromesso, aumenterà l’inquinamento sia per l’emanazione di sostanze chimiche, sia quello acustico, il turismo e tutte le attività ad esso legate subiranno ripercussioni.

È un’opera estremamente pericolosa, che nel caso dì Vado Ligure si associa ad altre industrie già presenti che sono a rischio di incidente rilevante.

La sicurezza dei cittadini sembra non interessi in alcun modo l’Amministrazione regionale promotrice del Progetto, la quale ha proposto alle Amministrazioni dei Comuni coinvolti delle “compensazioni”!

Ma di che cosa stiamo parlando? Una compensazione è il risarcimento di un danno e si intende barattare la sicurezza e la salute dei cittadini con qualche opera risarcitoria?

Un’opera che viene considerata strategica e che ci ancorerà per alcune decine di anni alle fonti fossili, che invece dovremmo abbandonare progressivamente in favore di quelle rinnovabili, per realizzare la transizione ecologica e raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica previsto per il 2050.

Nel dicembre 2019 la Commissione europea ha presentato il Green Deal europeo, il piano per rendere l’Europa climaticamente neutrale entro il 2050.

Questo obiettivo sarà raggiunto attraverso la legge europea sul clima che inserisce la neutralità climatica nella legislazione vincolante comunitaria.

I fossili non sono il nostro futuro, lo sono invece il nostro mare, il nostro vento, il nostro sole, su queste fonti energetiche e altre rinnovabili, dobbiamo puntare per raggiungere una vera indipendenza ,senza distruggere la terra e l’ambiente in cui viviamo.

Il M5S è a favore del progresso, ma che sia rispettoso dell’ambiente e delle comunità che vivono su un determinato territorio.

Il M5S della Provincia di Savona ribadisce il suo NO fermo e deciso nei confronti di quest’opera non necessaria e gravemente dannosa per il territorio, sosterrà e si farà promotore di iniziative insieme a cittadini, associazioni, comitati, per fermare questo impianto.

Stefania Scarone Coordinatrice Provinciale M5S

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