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Un intervento del Cardiologo dottor Giancarlo Torello

Spett. le Redazione,

L’ intervista del Secolo XIX di Sabato 7 Novembre u.s..  all’ infettivologo Marco Anselmo mi offre lo spunto per riflettere sull’ operato dell’Amico, e di tutti i suoi operatori, definiti ieri ” eroi ” ed oggi poco più che semplice manovalanza addetta al servizio sanitario.

Ritengo Marco un “santo laico”: una persona squisita, sia dal punto di vista professionale che personale, capace di associare all’impegno lavorativo anche la dedizione a ” Savona per l’Africa”.

Di sicuro, non ha bisogno del mio sostegno; allo stesso modo, parlando di lui, non voglio dimenticare i Colleghi da mesi in prima linea: Lerza, Parodi, Tassara, senza minimamente trascurare quelli presenti in altri ambiti, a prevalente valenza chirurgica, capaci in breve tempo di convertire il ruolo proprio e quello dei loro collaboratori alle nuove esigenze pandemiche.

Tornando al dr. Anselmo, ricordiamo tutti che alcuni anni or sono il suo Reparto di Malattie Infettive stava per essere cancellato dall’ organigramma nosocomiale, per scellerata miopia – per non dire altro –  dei politici ed amministratori del tempo, ai quali bisognerebbe poter addebitare il principio della responsabilità del proprio operato, con le relative ricadute civili e penali!

Grazie alla resistenza di tanti, in primis di Giampiero Storti e della sua ” Associazione Amici del S.Paolo “, si riuscì a bloccare la nefasta decisione.

Ovviamente, queste mie poche righe non possono/vogliono essere esaustive di un argomento così importante, come quello della Sanità pubblica.

A tempo debito, ed a “bocce ferme”, credo sarà opportuno ritornare sul tema, con fredda lucidità, non fosse altro per poter in futuro conservare e gestire in sede locale quanto ancora rimane di buono al S. Paolo, affinchè non si avveri la profezia dell’ allora primario cardiologo Paolo Bellotti, che ne prevedeva a breve  la trasformazione in Poliambulatorio!

L’idea di una “Fondazione”, già in passato avanzata ed in Primavera rilanciata, ritengo potrà essere una strada per poter difendere adeguatamente il “piccolo tesoro”, di cui tutta la comunità comprensoriale  dovrà  poter usufruire.

Giancarlo Torello cardiologo, già aiuto ospedaliero

 

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