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Un Di Tullio d’annata ma sempre attuale

Un Di Tullio d’annata, ma sempre attuale
Anno 2005. E’ stato da poco ufficializzata la candidatura di Berrruti
Ecco 2 dichiarazioni dell’allora segretario della CGIL
Da La repubblica del 24 ottobre 2005
Sulla candidatura di Berruti...“Si è arrivati a decidere la candidatura di Berruti con un metodo che a me non piace. Venti donne con lo scialletto non possono pensare di condizionare le scelte del partito. Ma tengo a precisare che ritengo Berruti persona capace e in grado di offrire garanzie su certi temi, sul futuro, sulla modernità, sul coinvolgimento, sulla novità. Poi, come segretario della Cgil, dico che con lui ci confronteremo, com’è giusto che sia, e vedremo se ci troveremo d’accordo nella costruzione del programma e delle cose da fare. Già gli riconosco la bontà dell’idea della Cittadella dell’innovazione vicino all’Università, cioè un’area dove si ricominci a fare industria in termini moderni”.
Quale futuro per Savona? Di Tullio vede opportunità importanti…. “Se saremo capaci di sfruttare quel potenziale di cultura e di sapere che è l’università, allora potremo vedere la nascita e la crescita di attività produttive di nuova generazione. Bisogna fare in modo che in qualche misura si riesca a colmare quel maledetto vuoto, fisico e immateriale, che c’è tra la città e il Campus di Legino.
Poi il porto. Da qui al 2020 arriveranno milioni di container zeppi di merci. Noi dovremo metterci in condizione di aprirli e di lavorare quelle merci e non solo parcheggiarli e mandarli altrove. Poi il turismo. E’ vero, Savona non è mai stata una città turistica. Ma è una fortuna. Il turismo tradizionale, quello delle Riviere, delle seconde case, del cemento, dalla violenza al territorio e al paesaggio è in crisi. Noi dobbiamo essere originali. Io continuo a credere che il Priamar e l’area sotto la fortezza vadano sfruttati di più e meglio in chiave turistica. Non penso all’Acquario di Genova, ma a qualche cosa che possa attrarre visitatori tutto l’anno. Mi chiedo. La comunità savonese si può permettere il lusso di un Priamar così com’è? Io penso di no”.
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