Site icon UOMINI LIBERI

Un cittadino risponde al lavoratore di TP

UN CITTADINO RISPONDE ALLA LETTERA
DEL LAVORATORE DI TIRRENO POWER
NOI cittadini del territorio un’opinione su questa storia
la teniamo e tutto sommato puzza, puzza molto
Caro Lavoratore di Tirreno Power, anch’io sono un cittadino del territorio e come tale mi sento di ribattere alla Tua mail pubblicata su questa rubrica….LEGGI… Per comodità, permettimi di chiamarTi con un nome di fantasia: Andrea, e chiamerei “fans del lavoro sporco” tutti quelli come sindacalisti, politici, amministratori che da oltre due anni stanno difendono solamente gli interessi di Tirreno Power. 
Dopo il sequestro della centrale abbiamo letto di tutto e ancor di più su questa vicenda, e tutti o quasi tutti i cittadini del territorio hanno le idee ben chiare su questa storia.
Tu, caro “Andrea” …
che scrivi, spacciandoti per lavoratore di TP evidentemente vivi in un altro mondo o sei un ipocrita (significa “chi agisce su un palcoscenico”). Per facilitarTi nelle Tue “illuminazioni” vorrei farTi presente alcune cose moralmente rilevanti.

Da due anni ci raccontate che, con la chiusura di Tirreno Power, saranno 600-800 famiglie che rischiano il posto di lavoro. Caro “Andrea”: Ti ricordi, nel mese di marzo 2014, davanti alla Prefettura tutti quei lavoratori dell’indotto che erano a manifestare a fianco dei lavoratori di Tirreno Power?

Andrea, ricordi anche che qualcuno dell’indotto ha pubblicamente urlato: tutti i lavoratori dell’indotto saranno sempre fianco a fianco ai dipendenti di Tirreno Power! Se i dipendenti vorranno bloccare i cancelli saremo con loro, se farete lo sciopero, noi lavoratori dell’indotto, saremo sempre con Voi dipendenti di Tirreno Power!

Andrea, quella brava persona il giorno dopo si trovò licenziato!

Come lui, nei giorni a seguire e poi nei mesi successivi altri licenziamenti. Ad oggi, ci risulta che solo una decina di persone dell’indotto saranno impegnate nell’impianto a gas, quasi tutti gli altri sono alla ricerca di una occupazione!

Quasi tutti quei lavoratori dell’indotto che nel marzo 2014 erano con Te a protestare davanti alla prefettura sono già da 2 anni a casa senza lavoro!!!

Andrea cosa hai fatto per quelle brave persone che sono già state licenziate e che conoscevi per nome e cognome perché spesso ci lavoravi fianco a fianco?

Una cosa, Noi cittadini del territorio, la possiamo dire: Voi di Tirreno Power, in questi due anni non avete MAI, MAI e poi Mai speso una parola per tutti i dipendenti dell’indotto che sono già stati licenziati.

Certo, vi siete sempre ricordati di contarli come numeri, solo perché Ti e Vi fa comodo!

Noi, possiamo anche dire che i “fans del lavoro sporco” non si sono MAI mobilitati in massa e con sincronismo per tutte quelle aziende del territorio (Vetrotex, TRV, OCV, ISOTERMICA, ect.) che in questi anni hanno chiuso. Sarà il fatto che queste aziende non avevano delle “relazioni esterne” e degli sponsor “politici” come Tirreno Power.

Eppure anche in quelle aziende lavoravano centinaia di persone e Voi lavoratori di Tirreno Power non avete MAI e poi MAI solidarizzato con loro.

Ora i “fans del lavoro sporco” s’inventano pure lo sciopero congiunto TirrenoPower & Bombadiers per sponsorizzare la reindustrializzazione di Tirreno Power e salvarla dagli obblighi di bonifica.

NOI, uomini del territorio, possiamo dire a costoro: la vicenda Ferrania non Vi ha insegnato nulla! Noi abbiamo già vissuto sulle nostre spalle la tattica di Tirreno Power: “prendere tempo per farmi i cavoli miei”.

 Tu, Andrea non hai mai pensato che il Tuo posto di lavoro sarebbe più al sicuro se Tirreno Power fosse obbligata a bonificare l’area dismessa?

Pensaci, avresti garantito il lavoro per alcuni anni; sì, certo un lavoro di m…a, invece presti la spalla ai “fans del lavoro sporco” che ti promettono un lavoro sempre di m…a. Andrea, ricordaTi quante balle ha già raccontato Tirreno Power, e poi, i tuoi colleghi di Napoli e Civitavecchia li fai trasferire nella tua nuova fabbrica di immondizia per garantirgli un posto di lavoro o preferisci abbandonarli al loro destino come hai già fatto con il personale delle ditte esterne che lavoravano in centrale?

Caro Andrea, sai come andrà a finire? Faccio un’ipotesi: la riconversione dell’area della centrale durerà in eterno, Tirreno Power non tirerà fuori i 40 – 50 ML di euro che servirebbero alla bonifica e Tu dopo esserTi prestato comodo a 90° per la Tua azienda sarai abbandonato al tuo destino perché resterete in quattro gatti (Per la cronaca: TP ha previsto in organico: 38 persone a Vado L, 37 a Civitavecchia, 21 a Napoli, 31 nel settore Rinnovabili, 66 a Staff. Il resto sono esuberi: 150-200 persone).

La diatriba su Tirreno Power sembra senza fine, ma i fans del “lavoro sporco” ancora una volta ritornano alla loro piena attività di lobbysti per raccontare una nuova favola del lupo. Questa s’intitola: reindustrializzazione. 

Pazienza per la proprietà dell’azienda, è comprensibile che deve recuperare il valore massimo dalle aree dismesse e scaricare su altri le spese della bonifica, ma è drammatico che sindacalisti e politici difendano ancora l’indifendibile, ma ancor più vergognoso che alcuni dipendenti (pochissimi) continuano a esser servili, a scapito di TUTTI gli altri colleghi (molti) onesti e ricattati.

I cittadini del territori sono stufi di “pagare” per un’azienda (Tirreno Power) che negli anni “ha fatto quel che ha preferito” con l’aiuto della neghittosità delle istituzioni che hanno stabilito “prescrizioni blande” (lo scrive la Gip di Savona); sono stufi di sentire sempre le stesse “balle” dai rappresentanti delle istituzioni e da certi personaggi di tua diretta conoscenza.

Caro “Andrea”, lavoratore di Tirreno Power, ti invito ancora a rivolgere queste poche domande a chi Tu conosci bene e così con le loro risposte potrai “illuminarTi” in qualcosa di più serio ed utile, sia verso i Tuoi colleghi che al territorio.

– Al sig. M.P. (RSU TP- CGIL): in più interviste e piagnistei ha sempre sostenuto che l’azienda confermava gli investimenti su Vado Ligure.

A Noi cittadini del territorio risulta che l’accordo per la ristrutturazione del debito (maggio-luglio 2015), Tirreno Power prevedeva già la chiusura della produzione a carbone (ricordi il famoso piano B); ebbene il Tuo rappresentante RSU ancora a dicembre 2015 sbandierava che Tirreno Power confermava gli investimenti; forse abbiamo capito male noi, lui era già avanti ed informato che la Tirreno Power voleva investire nell’immondizia!

Andrea, non pensi che pure lui un poco di ipocrisia la tiene nelle sue tasche?

Ci sbagliamo? Forse voleva solo candidarsi anche lui alle prossime elezioni o preferisce solo sponsorizzare il sindacalista di turno alle elezioni?

Da due anni interpreta il “palcoscenico” Tirreno Power solo in difesa degli interessi aziendali o durante le campagne elettorali (nel 2015, durante un’assemblea aziendale, ha presentato Paita come la salvatrice di TP), poi si è visto com’è finita!

Certo dal sig. M.P. non l’abbiamo MAI e poi MAI sentito dalle sue labbra una dichiarazione sul “lavoro sporco” degli azionisti (hanno spolpato la società e lasciato le banche con un pugno di mosche), MAI un impegno di solidarietà verso i lavoratori dell’indotto, MAI una domanda agli azionisti per sapere se qualche dirigente ha pagato per aver portato la società al concordato, MAI una domanda su quei lavori di intervento ambientale, non fatti a Vado Ligure, che invece sono stati eseguiti su tutte le altre centrali a carbone d’Italia,  MAI una domanda sul perché di così tante inchieste aperte sulla centrale, MAI una domanda perché così tanti procedimenti penali al Capo Centrale.  Andrea, risulta che questo tuo collega lavora con te a Vado Ligure, chiedi a Lui perché non ha mai fatto queste domande o qual cos’altro a difesa dei posti di lavoro? Come rappresentante dei lavoratori cosa fa? organizza feste forse?

Ricordagli che, nel 2015, un’esponente CGIL (sig.ra Veirana), che si batteva anima e corpo per i lavoratori di Tirreno Power, è stata candidata per le elezioni regionali, ma i cittadini del territorio non hanno apprezzato. L’hanno mandata a casa!

– al sig. M.P. (RSU di Tirreno Power) nell’aprile 2016 si presenta, agli elettori di Savona, così:

“Vorrei rendere Savona una palestra a cielo aperto a partire dalla riqualificazione delle aree verdi…..è importante riqualificare tutti i giardini della nostra splendida città….. e attrezzarli (come è stato fatto in altri Comuni) con delle vere e proprie palestre a cielo aperto. Si potrebbero creare in questa maniera dei percorsi salute utili anche ai runners, posizionando delle mattonelle segna chilometri lungo il tragitto che unisce i vari giardini…..si possono organizzare dei progetti di educazione motoria aperti a tutti….

Anche Lui come Te è stato “illuminato”, guarda a volte il caso, proprio alcuni giorni prima della dichiarazione di sciopero Tirreno Power & Bombardier e ha dichiarato:

“Il tema del lavoro è fortemente legato alla mia candidatura … sono anni che seguo molte vicende che hanno colpito il territorio savonese, uno dei più interessati dalla piaga della disoccupazione. Da dipendente Tirreno Power, attualmente in solidarietà, sono sicuro di portare il mio contributo….

Premesso che non ci interessa la politica del candidato M.P. e (sua scelta) fare le proprie campagne elettorali come meglio crede, ma considerato ch’è anche Tuo collega, potresti sempre chiedergli:

la riqualificazione dei giardini di Savona è finalizzata ed indispensabile anche per far correre i suoi colleghi di Tirreno Power e tutti quelli dell’indotto rimasti senza lavoro?

– al sig. R.G. in un’intervista:

 …i dati ambientali TP li ha sempre monitorati e registrati io sono in centrale dall’88, sono nel lavoratorio chimico dal 92, non ho mai avuto visite ispettive dall’ARPAL o degli enti di controllo ma TP ha sempre rispettato le prescrizioni…

Caro “Andrea” lavoratore di Tirreno power, il tuo collega mente! L’Arpal ha effettuato molte visite ispettive sugli scarichi della centrale di Vado L, effettuando campionamenti (quando disponibili) e riscontrando anche valori fuori limite; se l’ex Capo Centrale ha 5 o 6 procedimenti penali in corso ci sarà pure un motivo?

Forse il tuo collega ha dimenticato quando arrivava l’ARPAL oppure è un’ipocrita o mente per difendere i suoi interessi personali? O forse anche gli interessi di altri?

Una pulce ci dice che in quest’ultime domande troverai la risposta esatta, ricordatelo caro Andrea, lavoratore Tirreno Power!

– all’ex Capo centrale, grande onore per aver tenuto salda la poltrona fino all’ultimo atto di questo teatrino.

Non credo che Ti debba dire molto cose di lui, è probabile che Tu Andrea potresti raccontarci un sacco di cose simpatiche come ha gestito la centrale.

Ma parliamo di qualcosa già alla luce del sole: il Tuo Capo Centrale (registrato dai NOE) parlando con un conoscente, del fatto che comunque i vecchi gruppi erano destinati alla chiusura e che la copertura del carbonile non si faceva, evidenzia che nel 2009, grazie al suo impegno personale, ha fatto spendere 90ML di euro per la manutenzione dei gruppi a carbone. Il fatto aveva mandando su tutte le furie il Direttore Generale.

Ti ricordo caro Andrea, che con poco più di quella cifra si poteva adeguare i vecchi gruppi alle normative ed ora non eravate in questo pasticcio, ammesso che produrre col carbone fosse ancora conveniente.

Al Capo Centrale, potresti chiedere se lui aveva una procura di spesa così elevata, con  quale sua collega ha condiviso di spendere tale cifra. Se aveva tale disponibilità e per la vostra salute perchè non ha adeguato gli impianti?

Chiedigli se come Tuo/Vostro dirigente non avrebbe anche dovuto garantire la sicurezza e continuità aziendale?

Sempre a Lui potresti chiedere cosa lo ha stimolato a prestare il fianco ai suoi superiori in tutti questi anni?

Tu lavoratore di Tirreno Power non raccontarci che l’ha fatto per la responsabilità verso i lavoratori o per gloria….. non ci crediamo! CHIARO!!!!!!!

Concludendo, NOI cittadini del territorio un’opinione su questa storia la teniamo e tutto sommato puzza, puzza molto. Andrea, hai ben presente cosa fa il pesce lasciato per qualche ora al sole d’agosto…..anche Noi, cittadini del territorio di Vado Ligure, quando sentiamo parlare di Tirreno Power abbiamo la stessa sensazione e poi, come diceva un grande filosofo, hai tre modi per riconoscere un’ipocrita:

quando parla, mente;

quando promette, manca alla parola data;

quando ci si fida di lui, tradisce.

e, in questa mail penso averti “illuminato” a sufficienza!

In attesa delle risposte, così il territorio potrà esserTi più vicino.

marco_c@japan.pe

PS. Al presidio di venerdì eravate in 20, Bombardier non ha fatto presidio, pure i soliti Vs. amici giornali hanno allegato delle foto di un’altra manifestazione per far vedere che eravate in tanti. Già, per la “lobby del lavoro sporco” è sempre più difficile raccontare la favola del lupo e tutti i lavoratori “onesti” di Tirreno Power non credono più al lupo!

 

Condividi