credo sacrosanto che un “editore” se così si può chiamare chi organizza un blog avvisi dei pericoli (attenzione che è sempre possibile risalire…) che non sembrano noti a chi si sfoga liberamente, ed inoltre “inviti chiaramente” chi commenta ad un certo livello comportamentale etico. Altrimenti il blog rischia di diventare un’osteria di balordi. E chi fa uno sforzo affinchè il blog sia fonte di informazione seria non può e non deve permetterlo, altrimenti perderebbe credibilità di fronte a tutte quelle persone che invece fanno riferimento al blog con correttezza di comportamenti. Correttezza non significa omologazione. Ognuno ha la sua libertà di espressione: ma nei limiti di una corretta dialettica! Giovanni Rossi