Ubaldo Pelosi, il Procuratore di Savona in corsa per Genova

La Procura di Genova si prepara a vivere una piccola rivoluzione interna. Tre nuovi posti da procuratore aggiunto sono in fase di assegnazione, e tra i nomi più accreditati spicca quello di Ubaldo Pelosi, attuale procuratore capo di Savona.

Pelosi è una figura ben conosciuta negli ambienti giudiziari liguri. La sua esperienza e il suo ruolo di vertice in una realtà complessa come quella savonese lo hanno reso un candidato naturale per il salto verso Genova, dove si andrebbe ad affiancare al procuratore capo e a coordinare uno dei pool della procura del capoluogo regionale.

Secondo quanto riportato da la Repubblica, sono numerosi i magistrati che hanno presentato domanda per coprire i tre posti vacanti da aggiunto. Uno dei posti, oggi occupato da Francesco Pinto (pool “economia”), sarà libero da maggio. Un altro, già vacante da dicembre 2023, era detenuto da Paolo D’Ovidio, mentre il terzo era di Vittorio Ranieri Miniati, in passato responsabile del gruppo pubblica amministrazione e fasce deboli.

Accanto a Pelosi, tra i nomi di peso figura anche quello di Tiziana Paolillo, attualmente alla guida della Procura per i minori di Genova. Entrambi si contendono non solo un possibile ruolo da aggiunto, ma sarebbero anche in corsa per eventuali promozioni successive, nel caso non fossero scelti per i ruoli oggi disponibili.

La quinta commissione del CSM ha già votato all’unanimità per l’assegnazione del primo incarico al magistrato Federico Manotti, attivo nella Direzione distrettuale antimafia. Ma per gli altri due posti, la partita è ancora aperta e i giochi non sembrano affatto conclusi.

Il nome di Pelosi, dunque, resta caldo. La sua candidatura rappresenta un possibile punto di svolta anche per la procura di Savona, che si troverebbe a dover affrontare un possibile cambio di vertice. L’eventuale nomina a Genova confermerebbe la linea di continuità ma anche di rinnovamento che il CSM sembra voler imprimere alla magistratura ligure.

Intanto, come sottolinea la Repubblica, «i tempi per le future nomine non si annunciano brevi». Ma il quadro delle candidature offre già spunti interessanti per riflettere sugli equilibri futuri della giustizia in Liguria.

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