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Triste realtà provinciale

Triste realtà provinciale
Oggi pomeriggio commissione in Provincia con il nuovo assessore al turismo,
cultura e sport Sara Foscolo, che ha esposto le sue deleghe; non c’era un
argomento specifico in calendario, nè si doveva votare su qualche delibera.
In particolare si è parlato di turismo, e nelle battute finali ho evidenziato lo stretto rapporto tra turismo e situazione ambientale, ritenendo che alla base di una valida economia e politica del turismo ci deve essere la garanzia di avere una buona qualità dell’aria e delle acque del territorio, e che quindi, a tal proposito, ritenevo ben poco conciliabile una valida offerta di turismo, in particolare balneare, da parte dei comuni della nostra riviera, con la presenza di un sito industriale come quello di Vado Ligure, con una megacentrale a carbone e con la prossima costruzione di una mega-piattaforma portuale, tralasciando la presenza delle 2 discariche, che, dal punto di vista ambientale, coinvolge quasi esclusivamente solo il comune di Vado.

I 4 comuni a levante di Vado, e tutti gli altri a ponente, di certo, non beneficiano di questa situazione, in particolare riguardo alla qualità delle acque marine, per le quali l’inizio della costruzione della piattaforma Maersk già sin da ora, con il dragaggio del fondale marino della baia di Vado, sta già provocando la risalita in superficie di tutte le sostanze inquinanti ivi accumulatesi da decenni, e non solo per l’attività della centrale Tirreno Power. Forse almeno una parte delle numerose defezioni turistiche verificatesi negli ultimi anni nelle località balneari della nostra provincia potrebbero essere provocate dalle attività industriali vadesi, ho fatto notare. Riguardo Savona, poi, ho evidenziato la scarsa incidenza  sulle “entrate turistiche” da parte della Costa Crociere, la quale invece ha un’elevata incidenza sull’aumento di inquinamento aereo della città, dovuto direttamente alle continue emissioni dai suoi fumaioli e indirettamente a quelle provocate dal traffico congestionato che crea sulla Via Aurelia ogni volta che attracca in porto.

Più che l’assessore, ancora non ferrata nella sua materia, essendo solo da 1 mese in carica, mi han subito risposto 2 consiglieri di maggioranza, affermando che noi liguri, in particolare noi savonesi, siamo bravissimi a “darci la zappa sui piedi”, anzichè propagandare a dovere la limpidezza del nostro mare e la finezza della sabbia delle nostre spiagge, in particolare proprio quelle di Savona. Mah, l’altro pomeriggio ho fatto la mia prima capatina alla spiaggia del Prolungamento a mare, all’altezza di Piazzale Garibaldi, e l’acqua, pur con mare perfettamente calmo, non era propriamente limpida, anzi. Riguardo poi le defezioni turistiche, mi hanno replicato, son state dovute sia all’inclemenza del meteo (ma solo quest’anno, n.d.r.), sia alla crisi economica generale, con i prezzi degli alberghi rivieraschi troppo elevati in rapporto ai servizi offerti (questa è un’altra questione, seppur innegabile, ma io avevo parlato di “defezioni dovute IN PARTE anche alla questione ambientale). Cosa concludere?

Che trattasi di un triste spaccato di una triste realtà provinciale, intendendo per “provinciale” sia dentro che fuori il palazzo della Provincia.

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