La GTT, la società che gestisce il trasporto pubblico a Torino e che detiene il 12,24% delle quote di TPL Linea, ha deciso di vendere la sua partecipazione. L’importo a base d’asta è fissato a 972.000 euro, con scadenza del bando prevista per giovedì 3 aprile. Fin qui, nulla di strano.
Ma chi potrebbe accaparrarsi queste quote? Pare che l’interesse arrivi direttamente da Start Romagna, un’azienda che gestisce il trasporto pubblico in Emilia-Romagna e che, guarda caso, ha un filo diretto con l’attuale direttore generale di TPL Linea, Giampaolo Rossi. Quest’ultimo, prima di approdare a Savona, era proprio DG di Start Romagna. Coincidenze?
La politica che non sa (o fa finta di non sapere)
Fin qui, una classica operazione di mercato. Peccato che ci sia un piccolo dettaglio che lascia perplessi: il Sindaco di Savona, Marco Russo, sembra non sapere nulla. Eppure, una quindicina di giorni fa, aveva fatto visita al Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, da cui dipende GTT. Possibile che in quell’occasione non si sia parlato della vendita di una fetta di TPL Linea? Possibile che nessuno a Savona, né in Comune né in Provincia, fosse stato informato di una mossa così strategica?
E se invece qualcuno sapeva ma ha preferito non dire nulla? Del resto, il modus operandi di questa amministrazione non brilla certo per trasparenza e coinvolgimento dell’opinione pubblica.
Savona svenduta (ancora una volta)
Se Start Romagna dovesse davvero acquisire questa quota, il suo obiettivo non sarà certo quello di fare da spettatore. Con una quota del 12-13%, è difficile pensare che l’azienda romagnola si limiti a guardare le stelle: punterà, come ovvio, a un radicamento sempre più forte.
E così, mentre il trasporto pubblico savonese cambia padrone, la politica locale sembra ancora una volta subire le decisioni prese altrove. La domanda sorge spontanea: questa operazione è davvero nell’interesse del territorio, o è l’ennesima svendita di un pezzo di Savona?
Lo scopriremo presto. Forse, come il Sindaco, direttamente dai giornali.