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I ROTTAMATORI VOGLIONO ROTTAMARE ANCHE IL TPL?

Questa RSU non si è mai sottratta a confronti e trattative con l’Azienda sulle materie di contrattazione, anche se spesso è stata costretta a farlo in un clima difficile e con una controparte mai rispettosa degli impegni sottoscritti….

I testi degli accordi firmati dimostrano la disponibilità della RSU a trattare e, contemporaneamente i fatti, purtroppo, dimostrano anche la disinvoltura con cui l’Azienda li disattende.

Gli inviti alla ragionevolezza sono sempre opportuni, persino ridondanti ma, ciò che non è accettabile è che vengano stilate classifiche di importanza, senza conoscere, fino in fondo, la posta in gioco.

Questa RSU, per mandato, per ruolo, si muove per dare rappresentanza agli interessi dei lavoratori di TPL. Nel farlo, però, ha sempre avuto presente l’importanza e la “sensibilità sociale” del Trasporto Pubblico Locale.

Qualcuno, quasi impugnando una virtuale “matita rossa” sottolinea eventuali errori altrui e dichiara che bisogna difendere lo Stato Sociale.

DIFENDERE LO STATO SOCIALE? SIAMO D’ACCORDO!

Da sempre la RSU e le OO. SS. sostengono che il Trasporto Pubblico Locale sia un “pezzo” di Stato Sociale, di welfare, che interviene a favore di fasce deboli della cittadinanza e che vada potenziato e reso competitivo e non considerato di importanza residuale. Può incidere significativamente per migliorare la qualità della vita nei centri urbani, rendere agevole la mobilità riducendo l’uso del mezzo privato e quindi abbattere anche l’inquinamento.

Come attivisti sindacali, come lavoratori del settore, temiamo che invece di imboccare questa strada virtuosa, continui a prevalere l’idea, ormai estesa anche ad altri settore, di “rottamare” anche il TPL, negandone la funzione sociale.

Infine, la RSU in accordo con le OO. SS., ritiene senz’altro significativa (non fosse altro perché l’unica in un mare di silenzio) la presa di posizione del Presidente di ACTS Spa e, appena dalle pagine dei giornali si trasferirà su un “tavolo” di trattativa reale, con presenti tutti i soggetti responsabili del TPL inteso come “pezzo” di Welfare (in particolare ente concedente e comuni azionisti), la RSU sarà lieta di operare per tentare di limitare i danni derivanti dalla riduzione delle risorse destinate al TPL per effetto del DL 78 varato dal Governo.

 

RSU TPL Linea

Savona, 10 novembre 2010

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