Tornare a Savona Tornare a Savona ha una prerogativa forse unica al mondo: non trovi mai nulla di cambiato se non qualche palazzone in piu’, le solite pallottole di qualche imbecille (fotocopiate in omaggio alla crisi) recapitate al politico di turno, la Tirreno Power che allegramente cerca di tramutare città e comprensorio in una specie di camera a gas “tanto fa mica male”, il mistero della piattaforma fantasma di Vado, le querele a Uomini Liberi e tutto il resto che non serve ricordare dunque sprofondi nella retorica più noiosa. |
Con te porti il ricordo di un gruppo di ragazzini di uno sperduto villaggio dall’altra parte del mondo che ti dicono “Italiano? Berlusconi? Bunga bunga…” accompagnandosi con un gesto ondulatorio del bacino. Ma si, chissenefrega…. Tornare a Savona è anche leggere la lista dei massoni e scoprire che tanti di loro li conosci benissimo e come dicevi subendo raffiche di insulti hanno penetrato trasversalmente i partiti, specie quelli che nello statuto recitano l’impossibiltà di iscriversi se “muratori”. Ma si chissenefrega, e’ sempre comunque bella questa città immobile e disossata dagli speculatori, prigioniera di politici che altro scopo non hanno se non renderla ancora piu’ immobile per permettere un disossamento ancor più radicale. Adesso poi che hanno cancellato la storia partigiana e le lotte dei lavoratori mandando in soffitta le feste del 25 aprile e del 1 maggio anche il vecchio cuore di Savona è destinato a svanire, di rosso resterà solo il marchio delle Coop. Ma si chissenefrega, gli ultimi partigiani stanno per arrendersi all’età e i lavoratori che hanno da festeggiare, se tutte le conquiste faticosamente raggiunte gliene hanno fumate nello spazio di qualche finanziaria e le piazze che qualche anno fa i sindacati avrebbero riempito di gente inc…. ospitano al massimo feste di partito che ricordano sempre piu’ una vecchia canzone di Bennato e sempre meno, anzi niente, occasioni di dibattito. E alla fine restano sparsi, disordinatamente, solo i vuoti a perdere mentali abbandonati dalla gente… |