POSIZIONE DEL MODA SUL PROBLEMA DELLA CENTRALE T. POWER DI VADO “DEPOTENZIAMENTO E METANIZZAZIONE” I SINDACI PER DIFENDERE SALUTE, ECONOMIA, AMBIENTE E RISPETTARE LE NORME ITALIANE ED EUROPEE DEVONO IMPORRE LA CHIUSURA IMMEDIATA DEGLI INQUINANTI GRUPPI A CARBONE DELLA CENTRALE DI VADO. |
Dopo le pericolose esternazioni del consigliere regionale del PD Miceli che apre a Tirreno Power per l’ampliamento a carbone della centrale di Vado affermando “Ampliamento solo con riduzione emissioni”(IVG del 04.06.2010) e del Presidente regionale Burlando che si preoccupa “…se l’ente regionale farà parte o meno del tavolo che dovrà dare il via libero definitivo” (IVG del 04.06.2010) compiendo così un vergognoso VOLTAFACCIA rispetto agli impegni elettorali che invece esprimevano un netto NO al potenziamento a carbone, il MODA ribadisce quanto segue: 1. NON ESISTE IL CARBONE PULITO COME PIU VOLTE DA NOI DIMOSTRATO SCIENTIFICAMENTE DATI ALLA MANO(vedi)
2. CON IL FOLLE PROGETTO DI POTENZIAMENTO A CARBONE AUMENTERA’ L’INQUINAMENTO DEL COMPRENSORIO DI SAVONA-VADO E DI TUTTA LA PROVINCIA DI SAVONA .
3. IL PROBLEMA DELL’AUMENTO DI MORTALITA’ ED I COSTI ESTERNI Ormai tutto il mondo si è accorto, ma non gli Enti pubblici locali ed alcuni industriali, che siamo arrivati ad una svolta epocale. Non è più razionalmente proponibile produrre energia con fonti energetiche non rinnovabi e soprattutto con il carbone che, come è noto, a parità di energia erogata, produce il massimo dell’inquinamento possibile con costi esterni altissimi per malattie, danni ambientali ed eccesso di CO2.
4. LA CENTRALE NEL SUO ASSETTO ATTUALE NON E’ TOLLERABILE E SI IMPONE CHIUSURA DEI GRUPPI 3 E 4 A CARBONE NON RISTRUTTURABILI E NON A NORMA PER LA LEGGE ITALIANA E LA NORMATIVA EUROPEA
CHI CI RIPAGHERA’ DEGLI IMMENSI COSTI ESTERNI DEL CARBONE E DEI MORTI PRODOTTI DALL’INQUINAMENTO DELLA CENTRALE A CARBONE IN QUESTI 30 ANNI? I SINDACI DI VADO, QUILIANO, SAVONA, CAIRO M. E DELLA PROVINCIA DEVONO IMPORRE QUINDI CON URGENZA PER QUESTA “CENTRALE IN CITTÀ” ALMENO LA CHIUSURA DEI VECCHI GRUPPI 3 E 4 A CARBONE CHE A CAUSA DELLA LORO OBSOLETA TECNOLOGIA, ANCHE SE RISTRUTTURATI, HANNO BASSI RENDIMENTI, ALTISSIMO INQUINAMENTO E NON RISPETTANO LA MIGLIORE TECNOLOGIA DISPONIBILE PREVISTA PER GLI IMPIANTI TERMOELETTRICI DALLA DIRETTIVA DELLA COMUNITÀ EUROPEA IPPC 96_61 E RELATIVO DECRETO LEGISLATIVO 4 AGOSTO 1999, N.372. Ricodiamo infine che depotenziamento e completa metanizzazione richiesta dall’Istituto Superiore di Sanità e dalla Commissione Scientifica di Spotorno, con la chiusura al carbone per la centrale di Vado e lasciando il gruppo da 760 MW a turbogas in funzione dal 2007, votato nel 1990 dai Comuni di Vado e Quiliano, nel 1993 e 1996 dalla Provincia di Savona e di recente nel 2007 dal Comune di Savona, è la posizione espressa non solo dal MODA, dal WWF, dagli Amici di Grillo, da Greenpeace e da Legambiente ma oggi anche autorevolmente sostenuta dall’Ordine dei Medici della Provincia di Savona. Savona, 7 Giugno 2010 Dr. Virginio Fadda (Biologo) Dr. Agostino Torcello (Medico pneumologo) M.O.D.A. Savona
|