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Tirreno Power

CENTRALE T. POWER DI VADO-QUILIANO
BURLANDO DOPO AVER APPROVATO IL POTENZIAMENTO
A CARBONE , SOLO OGGI SI ACCORGE DELLA MANCANZA DELLA AUTORIZZAZIONE AIA

 Il Governatore Burlando riguardo alla centrale a carbone Tirreno Power oggi ha evidenziato diversi aspetti da affrontare tra cui spicca ” la non ottemperanza da parte di T. Power delle vecchie prescrizioni sui gruppi a carbone esistenti ….” (La Stampa del 11/10/11).

Inoltre i Sindaci di Vado e Quiliano inoltrano solleciti per rendere più spedite le procedure per l’AIA, ovvero l’autorizzazione integrata ambientale.

Riteniamo del tutto contraddittorie e non conformi alla legge le richieste di Comuni e Regione in quanto :

  • La Regione ha autorizzato il potenziamento a carbone della centrale T. Power ben sapendo che non era stata ottenuta l’obbligatoria AIA sui vecchi gruppi a carbne
  • Sia i Comuni che la Regione chiedono l’AIA sui vecchi gruppi a carbone ben sapendo che non è possibile ottenerla sugli obsoleti gruppi 3 e 4. Infatti sia i precedenti Sindaci Giacobbe e Isetta nel 2009 che il Ministero dell’Ambiente avevano ufficialmente notificato alla Regione l’impossibilità dell’adeguamento di tali gruppi 3 e 4 alle normative AIA e la necessità delle loro immediata chiusura.

Perché allora gli attuali Sindaci Caviglia e Ferrando e la Regione continuano a chiedere l’impossibile autorizzazione AIA sugli obsoleti gruppi a carbone, che continuano “illegalmente” a funzionare producendo l’80% dell’inquinamento dell’intera centrale, quando invece in base alle normative Ue IPPC-AIA e alla loro applicazioni nella normativa italiana (vedi anche Dlgs 128/2010) avrebbero dovuto immediatamente chiuderli da almeno 4 anni?

Siamo quindi del tutto sconcertati per l’atteggiamento delle Amministrazioni pubbliche dei Comuni di Vado, Quiliano e Savona, Provincia e Regione che invece di difendere il “diritto alla salute” della popolazione e CHIEDERE IMMEDIATAMENTE LA CHIUSURA DEI GRUPPI A CARBONE NON A NORMA AIA, si ostinano a promuovere la combustione del carbone nel savonese non ottemperando alle prescrizioni di legge e favorendo così la pericolosa combustione a carbone di questa “centrale in città”.

E inoltre, visto gli enormi “costi esterni ” sull’ambiente e sulla salute, non stupiamoci degli alti costi sanitari di tutto il Savonese e della Valbormida. A tal proposito attendiamo ancora una valutazione di impatto ambientale tipo ExternE della Unione Europea… altro che studi epidemiologici fatti da Tirreno Power!

Savona, 11 Ottobre 2011

Dr. Virginio Fadda

Dr. Agostino Torcello

MODA Savona

 

 

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