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Tirreno Power

Ecco la fondamentale perizia del Prof. Stefano Racanelli di Venezia che smonta definitivamente e punto per punto l’argomento di discussione principale sulla questione Tirreno Power: le misurazioni delle emissioni al camino (come chiedono i tecnici ISPRA del Ministero e i Comitati, confortati dal testo dell’ordinanza del GIP) anzichè ai condotti (come chiede l’azienda Tirreno Power e il Ministero, tesi avallata da un atteggiamento ambiguo delle amministrazioni)
“…Documentazione carente, spesso in difformità alla Normativa Tecnica vigente, prelievi discutibili e limitati a un numero esiguo di parametri di base, mancata esplicitazione dell’algoritmo di misurazione, soluzioni inadeguate al calcolo della portata complessiva degli inquinanti, superamento dei tempi di adempimento alle prescrizioni AIA, laboratorio di analisi non accreditato…” L’omissione…

dell’installazione del sistema di misurazione in continuo AMS/SME al camino E2 “risulta particolarmente grave in quanto rappresenta il reale punto di in atmosfera, a valle di tutti gli artefatti (diluizioni, trasformazioni chimico-fisiche, etc) che possono intervenire nel tratto a monte del camino…”

“emergono una serie di criticità che portano a ritenere infondate e non pertinenti le argomentazioni del gestore…”

“Il laboratorio incaricato dal Gestore Labanalysis srl (che non risulta essere in possesso di accreditamento) ha limitato le analisi ai soli parametri NOx e O2 tralasciando altri e fondamentali parametri di base…”

“la verifica ‘Temperatura’ pare non essere stata effettuata dal laboratorio incaricato”

“nessuna prova di rappresentatività è stata eseguita per verificare che l’algoritmo proposto restituisca valori confrontabili con una misurazione in continuo tramite SME sulla sezione verticale del condotto E2…”

“inoltre, e ben più critica, è la mancata valutazione del parametro ‘polveri totali’, la cui criticità è maggiore e ben documentata nelle Norme Tecniche”  “E’ noto, infatti, che nel campionamento del materiale particellare numerosi meccanismi contribuiscono all’errore nella misura del flusso di massa…”

“La caratterizzazione del profilo di velocità non è stata effettuata dal laboratorio incaricato… Tale mancanza pone in serio dubbio anche la rappresentatività del punto di prelievo…”

“non è condivisibile l’affermazione per cui la misurazione ‘a pie’ di impianto’ sia più restrittiva di una misurazione post-miscelazione degli effluenti…”

“appare particolarmente problematico il calcolo della portata normalizzata effettiva del camino E2 come semplice somma algebrica delle portate dei singoli condotti…”

“La modifica non sostanziale produce un indubbio vantaggio economico per l’azienda derivante dalla mancata installazione e dal risparmio sui costi di gestione di un ulteriore AMS/SME, a scapito dell’affidabilità dei dati…”

CONCLUSIONI

“…documentazione estremamente carente sia sul piano amministrativo che tecnico, in taluni aspetti in difformità alla Normativa Tecnica vigente. La dimostrazione della rappresentatività dei punti di prelievo appare discutibile in quanto limitata ad un numero esiguo di parametri (i soli NOx e O2) e non vi è la benchè minima dimostrazione che un algoritmo matematico, peraltro non esplicitato, restituisca valori rappresentativi delle reali emissioni del camino E2”

“Le soluzioni proposte dal Gestore appaiono inadeguate al calcolo della portata complessiva e del flusso di massa degli inquinanti, e quindi alla valutazione dell’impatto complessivo delle emissioni sui recettori ambiente e popolazione residente…”

“i tempi di adempimento della prescrizione AIA relativa all’installazione di AMS/SME sono stati superati…”

Leggi la perizia del Prof. Racanelli 

 

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