Insomma, il pacifista Trump, colui che appena insediato avrebbe fermato il conflitto in Ucraina, è pronto a iniziare una guerra di conquista e annessione di Paesi liberi e sovrani.
Alzi la mano chi, sentendo questi discorsi, non ha pensato al dramma europeo durante il nazismo.
Se in America tira una brutta aria, quella europea è pessima. L’avanzata delle destre estreme getta sul futuro democratico una pericolosa coltre nera.
Come già detto più volte, io sono liberale e federalista, per cui contrario alle idee illiberali, sia della destra estrema sia della sinistra estrema.
All’età di 96 anni è morto Jean-Marie Le Pen, leader storico dell’estrema destra francese.
Chi era Le Pen:
Esponente di punta dell’estrema destra d’Oltralpe, che ha contribuito in prima persona a portare al centro del dibattito politico, è stato eurodeputato con posizioni fortemente conservatrici, definite dagli avversari, tra le altre cose, come reazionarie, xenofobe e antisemite. Alcune delle sue esternazioni più controverse, che gli sono valse anche delle condanne, riguardano l’occupazione nazista della Francia, da lui definita “non particolarmente disumana”.
Io posso provare umana pietas per l’uomo, ma sia chiaro: non piango la sua scomparsa, in quanto rappresenta, oltre alla posizione chiaramente fascista, anche quella di centralista, ovvero l’esatto contrario dei miei ideali e di quelli di chiunque ami la libertà in tutte le sue declinazioni.
Se qualcuno nutre nostalgia per il personaggio, non si può annoverare tra i federalisti o gli autonomisti, questo sia chiaro! E ricordo che il federalismo è una forma di organizzazione politica in cui i poteri sono ripartiti con un sistema di divisione che permette agli Stati membri di conservare una parte della propria sovranità.
La distribuzione del potere è organizzata in modo tale che alcuni centri di potere abbiano l’ultima parola in certe materie, altri in altre, senza che si stabiliscano relazioni gerarchiche tra i diversi poteri “co-sovrani”.
Amiche e amici, capisco la rabbia, la delusione e il rancore, ma stiamo attenti, perché la strada che stiamo imboccando è pericolosa: mette a repentaglio le libertà personali e collettive e la democrazia conquistata dai nostri padri e dai nostri nonni a costo della vita.
La libertà non è un diritto: è un dovere. Non è un’elargizione: è una conquista. Non è un’uguaglianza: è un privilegio.
Roberto Paolino