Nel lontano 1991 un conoscente partecipò ad un’asta del tribunale per l’acquisto di una casa il giudice lo redarguì pesantemente perché teneva in tasca una mano (l’altra gli serviva per fare i rilanci) dicendo che bisognava avere un atteggiamento consono al luogo. Mi è venuto in mente questo episodio dopo aver visto, in questi mesi di campagna elettorale, nei manifesti elettorali i candidati ritratti con le braccia conserte che in comunicazione significa chiusura. Le braccia conserte le aveva anche che la neo assessore Pasquali nella prima foto di nomina nella Giunta.
Quello che più stupisce sono, però, le mani intasca del neo Sindaco durante le manifestazioni pubbliche. La foto che pubblichiamo in fondo non si può proprio vedere. Tenere le mani in tasca come minimo è segno di noia. Si tratta di una postura fortemente informale che andrebbe evitata nelle situazioni ufficiali. Ci sono persino Paesi dove tenere le mani in tasca è grave: in Cina è una posizione offensiva mentre in Turchia si può venir licenziati
Pare impossibile che con tutti gli esperti di comunicazione che lo accompagnavano nel suo tour elettorale nessuno gli abbia mai fatto notare il significato anche grave di questa postura.