Tavola rotonda al Campus di Legino sull’energia

Ho partecipato con vivo interesse nell’aula magna del Campus Leginese in mezzo ad una folta schiera di studenti attenti ed interessati all’argomento.Molti erano i personaggi direttamente coinvolti all’argomento ed iscritti ad esporre le proprie teorie.Interessante l’ aver ascoltato la storia della nascita,la crescita delle società Demont ed Ansaldo con l’elencazione delle loro produzioni e quindi del loro diretto intervento nel tessuto dell’energia. La proff.sa Paola Girdinio appassionata sostenitrice del nucleare,ha tenuto ovviamente una relazione su dette centrali,sostenendo che ciò che è sucesso in Giappone è colpa del terremoto,dello tsunami ,perchè l’onda era alta 14 mt anzichè 7,e che l’impianto era di vecchia generazione.Se l’onda dello tsunami era di mt7 non avrebbero devastato le pompe per l’acqua di raffreddamento e i giapponesi non si troverebbero nella situazione attuale. L’intervento creativo e di interesse l’ha espresso l’ingegnere capo di Ferrania Solis che ha sviscerato i vantaggi del fotovoltaico però il nostro “governo” ha pensato bene di promulgare una legge del 3Marzo2011 che affossa questa iniziativa di energia pulita e quindi come dichiarato manderà a casa centinaia e centinaia di lavoratori del settore che andranno ad aggiungersi alla folta schiera dei disoccupati.L’intervento di TirrenoPower ovviamente improntato sulla positività del suo progetto innovativo a carbone con l’assunzione di forse un centinaio di addetti. La conclusione, secondo la mia opinione,è stato che nessuno ha parlato del rapporto consumi combustibile con produzione finale, nessuno ha parlato dei prodotti della combustione,delle analisi degli stessi,delle quantità emesse in atmosfera,nessuno ha parlato dei risvolti delle stesse sulla salute degli esseri viventi,nessuno ha parlato dello smaltimento delle scorie risultanti a fine processo delle combustioni.La sola prof.ssa Girdinio ha accennato allo smaltimento delle scorie del nucleare immagazzinandole nei containers e depositarle in una cava di salgemma non bene identificata forse dimenticandosi che trattandosi di containers di facile caricazione su carrette del mare e debitamente affondate in estremo silenzio vedi Kurski al largo di Crotone di cui mai ne è stata fatta la dovuta chiarezza.

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