Sull’alluvione di Genova

Sull’alluvione di Genova
Ricordo che la Legge 142 8/6/1990 al punto 38.2 sulle funzioni del sindaco recita: Adotta provvedimenti con tingibili ed urgenti per prevenire e eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità  dei cittadini. Quello che è accaduto insegna che la prudenza non è mai troppa. Sicuramente non è stata troppa quella di Marta Vincenzi. Il sindaco di Genova (senza vergogna) dopo la tragedia …
avvenuta ha ritenuto opportuno difendersi ricordando ai cittadini che con l’allerta 2 non dovevano uscire di casa entrando palesemente in contraddizione con il fatto che se si lasciano aperte le scuole e non viene bloccata la circolazione la gente deve per forza uscire da casa e i morti alla fine ci scappano, tanto vero che il giorno successivo tanto per smentirsi ulteriormente ha ritenuto finalmente opportuno chiudere le scuole e bloccare la circolazione (purtroppo è stato solo un doveroso chiudere il cancello quando i buoi erano scappati).

Ha anche dichiarato di aver volutamente evitato di “fare terrorismo” (risultato = 6 vittime del non terrorismo), che lasciare aperte le scuole sono state una scelta provvidenziale perchè c’erano meno bambini in strada (?).

Poi così ha detto: “mai vista una cosa del genere è stato uno tsunami”: intanto un esondazione c’è già stata nel 1970, solo che in 40 anni nessuno ha fatto in modo che non si ripetesse.

Un sindaco così dovrebbe dimettersi (tanto alle prossime elezioni i Genovesi eleggerebbero perfino Giuliano Ferrara al posto suo) ed emigrare in Valtellina. Io al suo posto avrei preferito essere linciato anzichè giustificarmi dando praticamente degli abelinati a quelli che sono morti uscendo a salvare i bambini. Dovrebbe dimettersi per aver usato impropriamente le parole Tsunami e Terrorismo, magari andare di corsa a fare una tac al cranio per avere una qualche attenuante. Abbiamo bisogno di gente APPROPRIATA nei posti di potere. Non di persone che vengono votate solo perchè la gente vuole fare un dispetto a Berlusconi!!!

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