Sull’abbandono dei materiali ingombranti certamente la maleducazione di molti savonesi è un fatto che incide notevolmente sulla pulizia della città, ma anche l’organizzazione per la raccolta spiega molto della situazione disastrosa in cui si trova Savona
Dalla scorsa estate ai soliti servizi di Ata (punti raccolta, trasporto nel centro raccolta) si è aggiunto il servizio di ritiro a domicilio gratuito per utenze domestiche ...LEGGI… Servizio che non ci pare molto valido da come è stato impostato. L’utente il giorno dell’appuntamento deve lasciare i tre pezzi consentiti sulla strada e il ritiro avverrà ad un’ora non stabilita tra mezzanotte e le sette del mattino.
Lasciare mobili, divani o letti lungo la strada, anche nelle vie centrali, per ore in attesa del ritiro non ci pare sia il modo più idoneo per tenere la città libera da rifiuti ingombranti (tante volte è successo che i cittadini abbiano segnalato rifiuti depositati sui marciapiedi perché considerati abusivi ed invece erano regolarmente depositati nel pomeriggio dai cittadini in attesa del ritiro notturno). Questo servizio pare stimolare i cittadini maleducati ad abbandonare in strada i rifiuti ingombranti, cioè tutto il contrario di quello che si vuole evitare. Molto meglio i 9 punti raccolta nei vari quartieri
Altro problema molto più grave, è non sapere ancora dove verrà installato il nuovo centro raccolta. Il Sindaco, sempre più tentennate, dopo aver detto che non lo vuole a Legino, pare non abbia la minima idea dove piazzarlo tuttavia è partita l’aggiudicazione del 49 % dell’azienda nonostante il ricorso delle ditte che hanno perso la gara.
Altre difficoltà potrebbero venire dalla sostituzione del bravo direttore di Ata, Tapparini, in scadenza a giugno. Russo lo riconfermerà o preferirà metterci uno dei suoi tanti suppoter, magari non all’altezza?
Insomma il problema sempre più grave dei rifiuti abbandonati sembra lontanissimo dall’essere risolto, probabilmente si trascinerà ancora per anni