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Stefano Quaini scrive a SEL

Molto interessante questa lettera inviata a SEL, a noi è piaciuta molto l’ultima parte
Stefano Quaini:
Lettera aperta ai dirigenti e militanti Sel Liguria
In questi giorni e’partito al mio indirizzo un ennesimo strumentale attacco mediatico che e’ teso a dimostrare una mia supposta vicinanza ad ambienti di cui non condivido nulla e di cui da sempre sono fiero oppositore, tentando di fare recepire il messaggio che sarei un arruolatore di fascisti , situazione vergognosa con cui purtroppo mi sono dovuto confrontare dal primo momento del mio mandato in Regione e che ha una sua spiegazione molto semplice che cerchero’ in queste riflessioni di delineare senza ricorrere al politichese o a perifrasi inefficaci ; una situazione ripeto per me infamante ma che e’, come tutte le cose umane , riconducibile a nomi e cognomi della provincia di Savona, in cui dal momento della mia elezione ho dovuto fare i conti con ogni scorrettezza e cattiveria gratuita perche’ per alcuni la campagna elettorale per le regionali 2010 non e’ ancora terminata e la propria sconfitta di allora non metabolizzata.
Non saro’ breve ma ritengo utile ragionare solamente su fatti concreti e ristabilire la realta’ dei fatti dinanzi ad un insieme di illazioni puramente strumentali, aventi l’unico obiettivo di denigrare pesantemente la mia persona e di offendere la mia onesta’ intellettuale e politica.  Non amo i processi sommari e le condanne emesse senza riscontro di prove evidenti di colpevolezza e di certo la mancanza assoluta di contradditorio , che e’ volutamente stata messa in atto , mi impone di fare chiarezza a tutti circa la mia biografia ed il mio percorso politico e non intendo minimamente stare ad assistere al mio massacro personale senza aver prima ristabilito ogni circostanza e passaggio che mi riguarda , fatto che solo io posso e devo fare .
La mia militanza e’ sempre stata esclusivamente a sinistra ed e’ iniziata al liceo per proseguire all’universita’.Mi sono iscritto a Rifondazione comunista nel 1993 e sono stato cofondatore del circolo valbormidese ed in seguito segretario del circolo “Malcolm X” dei giovani comunisti (il piu’ grande della provincia con oltre 60 iscritti), occasione in cui fondai un giornale allo scopo di preservare la memoria della Resistenza ed in cui intervistai numerosi eroi partigiani tra cui Giuseppe Milano “Tom”, medaglia d’argento ,di cui pubblicammo le memorie .Sono poi diventato il segretario del circolo “ Adriano Zunino” (medico partigiano trucidato dalle camice nere) Prc di Carcare e candidato nello stesso comune divenendo anche consigliere .Fondai in seguito un circolo sanita’ presso l’ospedale S.Corona, forte di quaranta iscritti in una zona tradizionalmente di destra e che io sappia era a livello italiano uno dei circoli sanitari piu’ grandi in una realta’ ospedaliera. Ho partecipato a tutte le manifestazioni del partito negli anni novanta contro gli allora governi Ciampi ed Amato sino alla grande manifestazione antifascista tenutasi il 25 Aprile a Milano in occasione della prima vittoria elettorale di Berlusconi . Sono stato il primo segretario della ricostituita sezione Anpi di Carcare pochi anni fa, incarico cui rinunciai al momento della mia elezione, mantenendo pero’ il mio attivismo antifascista e la mia frequentazione con Anpi e l’attuale segretario di circolo, l’amico Alfio Minetti.
Sono cresciuto politicamente alla scuola della Resistenza frequentando centinaia di combattenti per la liberta’ ed ogni anno organizzo eventi in corrispondenza del 25 Aprile, a cui nel tempo sono stati ospiti vari partigiani e storici della resistenza tra cui Fulvio Sasso. L’anno scorso intervenne su mio invito a Cairo il regista e collabotarore di Raistoria Remo Schellino, che proietto’ uno splendido documentario sulla figura di Felice Cascione (autore di fischia il vento), alla presenza di oltre 200 persone, tra cui i garibaldini Anselmo (Maoro) e Ferrando della Buranello oltre a Sangalli. Per l’aprile 2013 organizzero’ una iniziativa insieme allo storico Gianni Toscani (autore di un lavoro fantastico di censimento dei cippi e lapidi partigiani nel savonese ) con presidio antifascista al cimitero delle croci bianche ad Altare ed ho in programma un nuovo evento su Sandro Pertini sempre col regista Schellino.
Mio nonno Pietro, richiamato militare dopo l’attacco alla Francia della seconda guerra mondiale, fu purgato con l’olio di ricino dai fascisti a Ventimiglia perche’ unico del suo gruppo che rifiuto’ di iscriversi al partito fascista e per tutta la sua vita mi insegno’ ad odiare la dittatura fascista e chi vuole imporre ad altri la propria volonta’ senza ascoltare cosa una persona ha da dire .
Una delle prime iniziative che ho fatto in consiglio regionale e’ stato un ordine del giorno in cui evidenziavo la necessita’ di far rispettare il divieto costituzionale di esposizione e vendita di simboli neofascisti , fatto purtroppo praticato in molte localita’ soprattutto turistiche della Liguria e che fu pubblicato anche su il giornale provinciale Anpi, oltre ad essere oggetto di interesse di Repubblica e Corriere della sera, essendo l’unico ordine del giorno regionale in tal senso in Italia, ma che ben si guardarono di pubblicare Secolo, Stampa ed alcuni online , cosa a cui mi sono abituato ogni volta che si fanno atti concreti ma che non devono fare notizia in senso positivo preferendo sputare notizie false e sentenze, incalzati da delatori ed infami degni della miglior tradizione nazifascista.
La mia attivita’ lavorativa, medico anestesista rianimatore e terapista del dolore in un dipartimento di emergenza di secondo livello, mi ha sempre spinto ad analizzare al massimo le situazioni che mi si ponevano clinicamente all’attenzione e a diffidare dalle scelte piu’ ovvie e scontate o a dare giudizi senza avere la conferma di certezza di ogni atto terapeutico a cui mi accingevo, quindi la mia formazione mentale mi porta anche in politica , in cui mi sento un tecnico, a procedere con ragionamenti simili ma quando e’ il caso anche a procedere secondo l’istinto. Ho messo di certo in campo una scelta legata all’istinto nel momento in cui ho deciso di aderire a sinistra ecologia e liberta’, che ho inteso quale l’approdo piu’ logico per la mia biografia politica che proveniva da 15 anni di PRC e quasi cinque di IDV (cui aderii per opposizione alle scelte non condivise con il gruppo regionale Prc circa la deaziendalizzazione dell’ospedale S.Corona ).
Il mio approdo in IDV fu legato alla stima per la figura di Antonio DiPietro, soprattutto per la sua azione ai tempi di tangentopoli, e per la sua evidente politica piu’ di sinistra di molti altri partiti della sinistra storica, oltre che alla concretezza di azione senza perdersi in inutili filosofie. Inoltre a livello nazionale la dirigenza era formata da molti compagni tra cui Pardi,Tranfaglia, Vattimo, Zipponi, Evangelisti, Rodano (figlia del collaboratore principale di Berlinguer) ecc, moltissimi provenienti dal Prc. Non ho mai condiviso altre scelte quali il mancato voto a favore della commissione parlamentare d’inchiesta sul G8 o la collocazione liberaldemocratica al parlamento europeo che strideva con la linea decisamente socialdemocratica dell’agire politico. Col tempo mi e’ pesata e molto la centralita’ delle decisioni nazionali e la poca condivisione della linea politica, demandata ad una ristrettissima cerchia di persone. Da ultimo, dopo aver molto lavorato sui territori per la sanita’ ed il lavoro, non ho minimamente accettato il recente commissariamento ligure del partito, che non fu mai discusso ma come sempre imposto. Queste le ragioni del mio abbandono che mi consente di ritornare in un ambito a me ovviamente consono ed originario.
Dal punto di vista sindacale sono stato responsabile della CGIL medici per un decennio, prima per S.Corona poi dell’intera Asl 2 savonese ed inoltre membro del direttivo provinciale. Nel momento in cui passai ad idv mi seguirono in molti sia iscritti del sindacato che del sindacalismo di base oltre a decine di iscritti di prc ( tra cui Icardo, Moraglio, Bonifacino, Baccino, Barbarossa ), militanti della sinistra storica savonese quali Paparusso, Mistrangelo e molti altri . Al 100% tutti provenienti dal mondo della sinistra radicale e questo e’ un dato certo ed inconfutabile come molti possono testimoniaree chiunque puo’ verificare.
E veniamo all’idv savonese: da subito fui pesantemente boicottato ed attaccato come comunista da molti membri del partito dalla provenienza moderata o socialista teardiana. La cosa si fece piu’ pesante dal momento della campagna elettorale per le regionali 2010 in cui fui vittima di atti di vandalismo (righe all’auto, forature alle gomme ripetuti), balzati alle cronache e frutto di anticomunismo viscerale, poiche’ nonostante le aperture nazionali del partito a Savona prevaleva nettamente un compatto fronte moderato imperniato su uomini ex Dc o Psi. Ovviamente non mi lasciai intimidire e fui eletto al Consiglio regionale. Questo fatto inaspri’ gli animi e visto che il sottoscritto, essendo un professionista stimato come medico e volontario nelle cure palliative domiciliari, a cui nella vita mai alcuno ha regalato nulla essendo figlio di un operaio cassaintegrato e di una casalinga, era estremamente difficile trovare alcunche’ su cui attaccare briga e costruire polemiche ad hoc, si penso’ bene di sfruttare l’unica cosa che strumentalizzata a dovere doveva recare il giusto (per loro) danno a chi quale unica colpa aveva quella di essere stato eletto (record di preferenze di idv in Liguria rapportato al collegio ed al numero di elettori, di fatto il piu’ votato del partito in regione, staccando a Savona il secondo del mio partito di oltre mille preferenze) e di avere un buon seguito. Quindi si e’ ricorso alla serie di ripetute balle circa Piero Pirritano, costruendo nel tempo un mare di menzogne e di offese gratuite al sottoscritto con l’evidente ed unico scopo di infangarlo.
Io penso che quando una persona che non e’ mai stato fascista o xenofobo, al massimo liberale di provenienza, , che mai si e’ macchiato di nulla, che condivide la difesa dello stato sociale e della sanita’ pubblica e che sempre ha dialogato politicamente con tutti, se ha commesso l’errore di essere consigliere comunale del pdl ( ma poi di idv) e per alcuni mesi iscritto e candidato ne “la destra”, dopo aver rifiutato quel partito ed essersi completamente allontanato da quel mondo possa avere il diritto di stare anche a sinistra , anche senza avere tessere di partito se questo crea imbarazzi (era comunque iscritto ad idv) o nessun tipo di pretesa ma solo la collaborazione personale come lavoratore con un consigliere regionale. Capisco che sia facile essere di sinistra a parole e predicare per tutti la parita’ di diritti e le pari opportunita’ ma mi pare che l’equazione che chi e’ stato (forse) di destra ci deve morirea destra mi sembra una bestialita’ che nulla ha a che vedere con una sinistra moderna, aperta e senza ostracismi ad una societa’ in cui chi sbaglia possa essere riabilitato, una volta che ha abiurato ed ha riconosciuto i propri errori. Mi sembra anche che lo scopo di un partito come SEL dovrebbe essere la tolleranza e la difesa dei diritti civili, mentre ghettizzare una persona mi sembra proprio l’opposto di questo intento, perche’ avanti di questo passo allora chi delinque e finisce in carcere non ha piu’ diritto a nulla anche se paga ? Mi sembra che si stia montando un caso dove caso non esiste , il processo riguarda un lavoratore che mai ha fatto del male ad alcuno e mai ha difeso alcun concetto di destra estrema , ed a cio’ si aggiunge un attacco frontale ad un consigliere regionale , da sempre di sinistra ed antifascista, che avrebbe la colpa nel 2010 di avere dato lavoro ad un disoccupato in difficolta’. Non ci sto a farmi processare per una cosa che e’ ridicola e che mi auguro non nasconda altri intenti, quali sfiduciare una persona a proseguire in un cammino politico non so per quale motivo. Sono entrato in Sel umilmente e senza proclami, senza chiedere nulla e senza essermi accordato su nulla, ma solo per fare politica ed in queste poche settimane non ho in alcun modo offeso alcuno o fatto nulla contro persone o il partito e sinceramente mi attendevo una accoglienza differente, mentre ad ora ho solo visto da parte di alcuni preconcetti e paletti su ogni cosa. Devo ringraziare il collega Matteo Rossi con cui da due anni conduco una battaglia politica in consiglio regionale, che ha visto la nostra collaborazione su molti temi e la nostra condivisione da tempo di interpellanze, proposte di legge ed ordini del giorno. Questo e’ il terreno su cui si deve ragionare, il terreno concreto su cui misurarsi per migliorare la nostra societa’ e combattere per i diritti acquisiti, nei luoghi di lavoro e lottare contro la disoccupazione e per la difesa della Costituzione e dello stato sociale .Queste sono le sfide su cui mi concentro , il resto lo lascio a chi ha voglia di seminare veleno , imbeccando i giornalisti ,senza conoscere neppure la storia italiana. La Storia italiana insegna altro, soprattutto a sinistra.
Sono un cultore della storia della resistenza e della storia in assoluto ed ho la fortuna di leggere molto. E’ evidente e storicamente certo che molti partigiani fossero disertori dell’esercito della RSI e combatterono dopo aver rifiutato il fascismo , accettati nelle file dei resistenti , mentre anche molti disertori della Wermacht andarono a combattere coi partigiani, ma la storiografia ufficiale spesso ha taciuto su quest’ultimo fatto (V.Lotta comunista).E’ altrettanto certo che molti quadri del dopoguerra del PCI provenissero direttamente dalla precedente esperienza fascista (vedi “Fascisti rossi”, Mondadori), mentre anche dirigenti di spicco della sinistra ebbero in gioventu’ iscrizione al GUF ( Ingrao ed altri) o al PNF, senza per questo essere ghettizzati nel 1946 quando l’Italia usci’ dal peggior periodo della sua storia.Al mio paese a fine guerra molti passarono dal PNF al PCI nel dopoguerra , molti ingenui che erano stati ingannati dalla pseudomitologia fascista .Questo accadeva in un periodo storicamente difficile e ricco di tensioni terribili ed in cui si usciva da una guerra civile.Penso che sia perlomeno bizzarro credere che se allora si era inclini a comprendere chi aveva sbagliato e gravemente ma in buona fede , non lo si possa fare oggi in un contesto differente ma soprattutto partendo da posizioni ben diverse dal punto di vista ideologico e senza che la persona di cui si parla abbia mai avuto alcuna condivisione con idee totalitarie.
Ma bisogna ancora chiarire l’humus da cui e’ proliferata e si e’ alimentata la leggenda metropolitana che avrei arruolato gente a destra, mentre ripeto e non mi stanchero’ mai di dirlo ogni mia persona di riferimento proviene dalla sinistra; di sicuro un ruolo principe in questa incredibile sequenza di offese e balle con cui dalla mia elezione sono costretto a convivere (e saro’ implacabile nella richiesta di risarcimento ) viene dal sito savonese “uomini liberi”, un insieme di mitomani e professionisti dell’insulto via web, che in puro stile fascista gettano fango su tutto e tutti con una attendibilita’ pari allo zero e con forti toni contro la sinistra soprattutto (sia che si tratti di PD, SEL, FdS , Idv ecc) esaltando solamente, a livello agiografico, il movimento di Grillo e qualche personaggio di destra. Fui pubblicamente insultato da un “giornalista”del sito , a neanche una sola settimana dalla mia elezione, ad un convegno sull’ambiente e risposi per le rime a quel maleducato. Da allora non manca settimana che questi signori non mi denigrino in qualunque modo ed ovviamente il leit motiv e’ sempre da due anni la mia simpatia per la destra(?). Una situazione indecente che ha avuto risvolti pesanti non solo politici ma anche personali, per cui prevedo le aule di tribunale. Grandi amici ed informatori della testata sono alcuni elementi cacciati da me quale segretario provinciale da Idv, alcuni dei quali scottati dalla pesante sconfitta rimediata alle regionali, altri invece perche’ non ottennero posizioni a vario titolo ed ora in cerca di vendetta non perdono occasione di arrecarmi danno. In mezzo a questo gruppetto troneggia un trombone savonese di nome Tombesi, che vorrebbe ergersi ad intellettuale antifascista ma e’ amicissimo di Melacca (prima AN, poi IDV, ora Basta casta) e Gozzi (cons comunale Quiliano), incavolato nero perche’ Pirritano divenne mio collaboratore, mentre lui rimase fuori e nonostante i miei ripetuti tentativi di chiarimento non volle mai incontrarmi. Qua c’entra poco la politica, ma l’unico problema e’ la volonta’ di massacrare chi non e’ supino a personaggi che vivono solo di prepotenza e di offese agli altri. E’ chiaro che i militanti savonesi di Sel possono essere, in qualita’ di lettori di quelle nullita’, influenzati negativamente, ma io non auguro a nessuno di fare politica e di essere per due anni interi massacrato da una teppaglia fascista che pensa di poter scrivere quel che vuole. Chi e’ un minimo intelligente e ne conosce l’attendibilita’ non può  avere dubbi. Chi vuole andargli dietro faccia pure.
Avrei ancora moltissimo da scrivere ma spero nel mio cammino di chiarire de visu a chi ha dubbi, io sono aperto al confronto sempre ma non accetto chi giudica senza conoscere e come diceva Bobbio sono intollerante con gli intolleranti.
Stefano Quaini
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