Stasera, a Palazzo Sisto, ci sarà un incontro tra i tecnici del Comune di Savona, l’assessore Rossello e i due gestori dello stadio Bacigalupo, Viti e Armellino. Sul tavolo, ufficialmente, la modifica alla concessione dell’impianto. Un passaggio tecnico, ma che arriva in un momento carico di significati politici, a pochi giorni dall’improvvisata (o forse no) visita allo stadio di una delegazione di esponenti del centrodestra savonese e ligure.
A calcare il terreno del Bacigalupo, in una scena degna di una coreografia più da campagna elettorale che da reale interesse sportivo, ieri c’erano il sindaco Bucci, l’assessore Ferro, i consiglieri regionali, Invernizzi e Vaccarezza e persino l’ex consigliere comunale De Lucis, che pare abbia avuto un ruolo nell’organizzazione dell’incontro.
Bene l’attenzione, si potrebbe dire. Ma una domanda sorge spontanea: dov’erano tutti questi volti noti durante gli anni dell’amministrazione Caprioglio, quando lo stadio comunale cadeva letteralmente a pezzi, tra incuria e abbandono? Dove erano le loro voci quando serviva difendere un patrimonio sportivo cittadino, invece di sfilare oggi tra selfie e promesse?
Nessuna intenzione di assolvere l’attuale amministrazione Russo – e in particolare l’assessore Rossello – che sulla gestione del Bacigalupo ha le sue colpe e le sue evidenti lentezze. Ma il sospetto è che alcuni esponenti della Regione, oggi così attenti al destino del Savona Calcio e dello stadio, siano mossi più dal fiuto elettorale che da autentico interesse per lo sport cittadino. L’impressione, insomma, è che si sia trattato di una passerella pre-elettorale, col pallone usato come scenografia.
Intanto, sul fronte concreto, non molto si muove. Dopo i primi incontri tra il Savona Calcio e il consorzio Amatori Calcio–Savona Rugby, che avevano aperto un dialogo sul tema delle spese e della co-gestione, sembra essere calato un lungo silenzio. Le voci si inseguono, ma i fatti latitano. E il rischio è che lo stadio continui a deteriorarsi mentre i politici si fanno belli con promesse e presenze sceniche.
Lo sport savonese merita di più. Merita serietà, investimenti, e soprattutto una politica che non arrivi sempre e solo a giochi fatti o a giochi elettorali in corso.