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Speranza

Cara Susanna, è triste dovertelo dire ma, se puoi, continua a combattere e cerca di convivere con questa situazione. Ho 60 anni ed è triste leggere uno sfogo come il tuo, ma se ti può essere di conforto, non certo di aiuto, in quasi tutte le realtà lavorative non vige né la meritocrazia né la disponibilità né la professionalità. Sono un lavoratore dipendente da quasi 40 anni, ed in tutti questi anni ti posso assicurare che ne ho viste di tutti i colori. Amici, parenti degli amici, leccaculi, ruffiani, scansafatiche, incapaci, sono “arrivati” tutti perché sono stati capaci di “ tutto”. Ti capisco, nel mio piccolo, nella mia realtà, ho vissuto anch’io esperienze poco positive. Non mi sono piegato però a fare quello che il sistema voleva da me. Ho portato avanti sempre con serietà il mio lavoro,( sempre molto apprezzato all’esterno e che mi aiutava ad andare avanti) che mi permetteva di mantenere in maniera dignitosa la mia famiglia ma, non ho mai messo in discussione , per avere di più, né la mia dignità né la mia persona. Dove sono arrivato è solo merito del mio impegno, della mia serietà. Non sono in vendita, la mia dignità non ha prezzo. Concludo augurandoti che, leggendo le tue righe, qualcuno ti aiuti a trovare le soddisfazioni che cerchi. Pensa in positivo e ….non mollare!

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