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Sparafarmacie

Analisi perfetta. Da farmacista collaboratore non posso che temere queste liberalizzazioni perchè mettono a rischi dei posti di lavoro discretamente stabile (perchè i collaboratori dipendenti sono sempre quelli che ci lasciano le penne per primi quando si mettono in difficoltà i “padroni”). Possiamo stare tranquilli che il beneficio ai cittadini sarà esiguo, mentre il beneficio a soggetti economici forti sarà enorme, mi pare infatti sia anche previsto l’aumento del numero di farmacie che un già titolare di farmacia può detenere (da 4 a 8…se ne sentiva davvero il bisogno). Probabilmente alcuni farmaci non avranno più bisogno di ricetta e potranno essere venduti nelle parafarmacie, farmaci che in altri paesi sono già venduti liberamente da anni. Non ci si deve stupire se dopo anni di governi inetti , vengono adottate misure becere e inconcludenti, buone forse per farci tornare ancora una volta alle elezioni anticipate. Ma guarda che strano, di colpo improvvisamente, anche se i lavoratori dipendenti lo avevano già capito da un pezzo (tuttavia inascoltati persino dai governi che avrebbero dovuto tutelarli) ci si è accorti che l’italia così non va, troppi evadono e ci sono delle lobby a cui troppo è stato concesso, tra queste quelle dei farmacisti che sicuramente non possono vantarsi di essersi comportati bene in materia di educazione sanitaria (praticando il “senza ricetta” oltre ogni qualsivoglia ragionevolezza) e di non essersi arricchiti, tra l’altro grazie agli sconti abnormi che le aziende farmaceutiche praticavano sui farmaci generici (che però venivano rimborsati a ben altri prezzi dal nostro servizio sanitario nazionale).

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