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Spagnoletti sul voto savonese

SPAGNOLETTI SUL VOTO SAVONESE

Ho finito di monitorare e istruire il voto savonese del 5 giugno: si confermano e si smentiscono un pò di questioni:

– questa storia che pizzate, incontri segreti, trappole e gestione del voto degli elettori come fossero pupi, è una leggenda metropolitana;

2 – non bisognava aspettare il 5 giugno ….

(lo avevo già scritto su Trucioli un mese e mezzo fa) che 800 voti in capo a Livio Di Tullio nelle Primarie erano ad personam (moderati, diversità, mestieri, professioni) che non avrebbero seguito il flusso PD al di fuori di un Ticket con Livio e quindi era scontato che sarebbero ritornati ai diversi nastri di Partenza (Centro Destra, Rete a sinistra, Noi per Savona, altre liste)

– è vero che una quota di elettori (non tantissima) ha privilegiato l’indicazione – peraltro mai smentita (e perchè dovrebbe) della coppia Di Elisa Di Padova- Paolo Apicella ma con un fenomeno nè più nè meno come quello messo in atto da altri candidati PD e non, mobilitando a fini personali e utilitaristici amicizie dirette e clan (dove sta lo scandalo?) e gli altri puri cosa hanno fatto?

4 – è quasi vero che una quota minima (circa 100 voti) hanno transitato verso Daniela Pongiglione Sindaco e Noi per Savona, ma non mi pare un dramma!

5 – è, invece, verissimo che il risultato combinato di Voto Disgiunto e Doppia Preferenza di Genere abbia provocato un vero disastro in termini di ricadute, voti annullati e complicanze nello scrutinio! ma questo dipende unicamente da Responsabilità in capo ai Partiti, alle Liste e ai Movimenti!

6 –  Ed infatti, per stare solo in casa ancora mia, il voto, la preparazione, i collegamenti seggi-Federazione (per non parlare del Point), competenze di Chi inviava dati e di Chi li riceveva hanno confermato un PD organizzativamente e politicamente in affanno, un Partito più che Liquido, LIQUEFATTO con un Gruppo dirigente assai debole e ansioso con l’eccezione di un Gruppo di giovani e meno Giovani dai Quali è urgente ripartire e investire coordinati da una giovane straordinaria risorsa capace, lavoratore, in grado di ascoltare, capire e dirigere come Filippo Bassignana

7 –  il resto è noia, barzellette e racconti per tranquillizzare la propria pochezza politica, addolcire la coscienza, annacquare le responsabiltà e soddisfa

Bruno Spagnoletti
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