sistema sanitario ammalato

Il contribuente è la vera vittima del sistema sanitario : malato è il sistema

il 25 gennaio 2011 dopo una attenta valutazione dei bilanci delle aziende sanitarie emerge una quadro non proprio positivo per il sistema sanitario della provincia savonese e dei propri servizi…

Le caratteristiche da  pecora nera l’Asl 2, già fortemente tartassata da una pesantissima riorganizzazione interna per far fronte al buco delle risorse tagliate da Roma per il 2010, pari a circa 16 milioni di euro sono gonfiate in modo estremo. 

Tutto ciò significa un ulteriore giro di vite sulla spesa pubblica destinata alla sanità savonese.

L’ASL 2 del savonese dovrebbe intervenire sulla domanda delle visite specialistiche ambulatoriali in tutto il territorio provinciale. E questo significa per i cittadini savonesi andare fuori regione e non ultimo un ulteriore esborso di denaro proprio.

Il concetto di un più rigoroso concetto di urgenza o necessità rispetto la presa in carico dell’utente significa per chi ha necessità di un urgente riscontro non solo dal punta di vista fisico un accanimento psicologico. Tutto ciò significa sì alle visite specialistiche, ma solo se non se ne può fare a meno e fortemente gravate da una spesa di carattere privatistico. 

E qui il dubbio è estremo : 

come procedere ad un’attenta valutazione di diagnosi se non trovarsi inserito nel labirinto oneroso delle visite specialistiche private.

Da uno specialista all’altro per esempio :

un utente si rivolge al proprio medico di famiglia per forti preoccupazioni rispetto la funzinalità della prostata gli viene prescritto un esame specifico del sangue rispetto ai parametri di funzionamento (PSA – solitamente dai 40 anni in sù e se si pensa che la città di Savona ha in prevalenza residenti con caratteristiche griatriche) ;

dopo aver riscontrato che i valori sono rispettabilmente “mossi” la settimana seguente il medico di famiglia gli prescrive (senza carattere di urgenza) una visita medica specialistica dall’urologo;

và al CUPAdell’ASL  di via collodi e la gentile impiegata gli dice che la prossima data utile è tra due mesi al Santa corona di Pietra Ligure, tra quarantacinque giorni all’ospedale San Paolo di Savona o tra un mese presso quello di Cairo M.tte.

Preso da una grande ansia si rivolge a qualche centro diagnostico non convenzionato ed accreditato con l’ASL 2 e a fine visita attraverso” l’introduzione di un dito del dottore”(costo euro 180 più iva 20% ). scopre che potrebbe esserci un’infiammazione della prostata tale che necessita di ulteriore accertamento.

Torna dal medico di famiglia e oltre a descrivergli il caso tornando a casa deve di nuovo prendere appuntamento presso un centro diagnostico privato per eseguire una ecografia transrettale e oltre le cartteristiche spiacevoli dell’esame deve ulteriormente pagare circa euro 200 più iva.

Ci troviamo già davanti a una spesa concreta di euro 400,00 ( quattrocento,00) ma anche questo esame non dà seguito ad una necessità di intervento urgente dal punto di vista diagnostico.

Anche questa volta l’urologo spinto da una forte sensibilità professionale si spinge oltre e per vederci chiaro gli consiglia una uroscopia.

Altri euro 180 più iva circa……………..

Totale euro 600.00 (seicento,00)!!!!!!!!!!!!!

Ebbene alla fine dopo aver pagato diverse visite ed accertato che attraverso specifiche prescrizioni farmacologiche dovrà rivolgersi ai servizi sociali del comune di Savona o da quello di provenienza per sapere come fare a vivere per pagare l’affitto, la luce, il gas, il condominio, l’abbonamento della corriera,i farmaci e non ultimo il mangiare .ecc.ecc.visto che prende euro 1.00,00 (mille,00) di pensione.

Giunti al termine di questa lenta agonia mi chiedo come si fà a farsi riconoscere il diritto alla salute espressamente descritto nei dettami della NS Costituzione Italiana dopo che gli stessi medici e primari dei nostri ospedali pubblici sono autorizzati  attraverso la propria ASL di svolgere visite mediche specialistiche private ( intramegna).

Mh……??????!!!!!! 

SEMBRA CHE AD INGRASSARE SULLE NOSTRE SPALLE SIANO SEMPRE LE STESSE PERSONE E CHE SE NON LA SMETTIAMO DI FARCI PRENDERE IN GIRO RISCHIAMO DI AFFRONTARE UN SISTEMA SANITARIO PRIVATO E NON PIU’ MUTUALISTICO CARATTERIZZATO DA FORTI ESPOSIZIONI ONEROSE DA PARTE DEL CITTADINO.

Risparmiare è senz’altro importante e dovuto da parte dell’ASL ma si dovrebbe farlo attraverso tante altre forme :

 i tagli degli stipendi di chi amministra le stesse ASL ;

le continue consulenze perchè non si può assumere ;

maggiori controlli rispetto gli sprechi….ecc.ecc.

E intanto iniziamo con questa purga.

Cav. Franco Costantino

Conisgliere della III° Circosrizione del Comune di Savona

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