Le loro reazione sembrano un modo per salvare la faccia.
Purtroppo la fiducia nei politici è al minimo, ma qualche opportunità di fermare il rigassificatore sembra esserci.
Spetta ai cittadini svegliarsi e far sentire la propria voce. Diamo forza ad Uniti per la Salute, l’associazione che si batte per l’ambiente–Un vero movimento autonomista avrebbe dovuto protestare vivacemente,in merito all’insediamento della piattaforma Offshore, per l’approvvigionamento di Gas a mezzo nave gasiera, che sarà posizionata a partire dal 2026 a circa 4 km dalla costa tra Savona e Vado.
Anche la Segreteria provinciale Grande Liguria con un comunicato stampa esterna il suo parere:
La Regione Liguria continua il metodo della “non condivisione” con il territorio savonese.
Riteniamo che certe scelte che possono essere strategicamente giuste,debbano essere condivise da tutti i territori,e non calate dall’alto in quanto è perfettamente inutile parlare di autonomia differenziata e in occasioni come questa non applicarla.
Segreteria provinciale Grande Liguria
Intanto il 4 agosto Vivere Vado organizza un convegno: