Sette anni fa la demolizione della ciminiera di Tirreno Power: la seconda ancora lì e il silenzio sul ricorso di Uniti per la Salute lascia il futuro incerto

Sette anni fa, nel dicembre 2017, a Vado Ligure iniziava lo smantellamento delle strutture della centrale a carbone della Tirreno Power, segnando l’avvio di una nuova fase per il territorio. Tra le prime a cadere, una delle due ciminiere, simbolo del passato industriale e delle battaglie ambientaliste locali. Eppure, a distanza di anni, la seconda ciminiera continua a svettare sull’orizzonte, suscitando interrogativi e preoccupazioni tra i cittadini.
Mentre altre città come La Spezia si avviano verso la completa rimozione di queste testimonianze del passato industriale, a Vado Ligure l’imponente struttura resta al suo posto, lasciando spazio a speculazioni e dubbi. Alcuni sostengono che la ciminiera sia indispensabile per le rotte degli aerei, una giustificazione che, a detta di molti, suona poco convincente. Altri avanzano ipotesi più preoccupanti: c’è chi teme che la politica locale stia considerando un riutilizzo della struttura, magari per un progetto di inceneritore di rifiuti solidi urbani o per un biodigestore.
Queste voci, seppur non confermate, alimentano il senso di insicurezza dei cittadini, già provati dai lunghi anni di lotta contro l’inquinamento e dalla complessa transizione verso un modello di sviluppo sostenibile per il territorio.
A rendere il quadro ancora più incerto, il silenzio che avvolge il ricorso presentato dall’associazione Uniti per la Salute contro la sentenza relativa a Tirreno Power. Sono passati ormai nove mesi e non ci sono ancora notizie sull’esito del procedimento, un’attesa che pesa come un macigno su chi ha combattuto per anni per tutelare la salute pubblica e l’ambiente.
La ciminiera, dunque, non è solo un residuo fisico del passato industriale, ma un simbolo delle incertezze che gravano sul futuro di Vado Ligure e Quiliano. La sua presenza, che continua a dominare il panorama, rappresenta una ferita aperta, un monito di quanto sia urgente fare chiarezza e prendere decisioni definitive per il bene della comunità.
La demolizione della seconda ciminiera non è solo una questione estetica o simbolica, ma un passo necessario per chiudere un capitolo doloroso e aprirne uno nuovo. Ogni ulteriore ritardo, ogni mancata risposta al ricorso, rischia di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella possibilità di un futuro realmente sostenibile per Vado Ligure e Quliano e per tutto il territorio

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