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SEL risponde a Di Tullio

COMUNE DI SAVONA – ELEZIONI 2011

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ RISPONDE A DI TULLIO

Abbiamo letto con una certa preoccupazione le dichiarazioni del segretario del partito democratico Livio Di Tullio apparse sul quotidiano online IVG, particolarmente là dove le stesse tracciano una linea di sostanziale continuità rispetto alle scelte urbanistiche delle ultime amministrazioni comunali di Savona.

Di Tullio sembra infatti intendere lo sviluppo di Savona come semplice realizzazione di nuove abitazioni residenziali per ceti medio-alti e ripropone il porto della Margonara (con le connesse nuove edificazioni sulla costa) mistificandolo come elemento di “sviluppo turistico” e di “riqualificazione del litorale”.

Sul porto della Margonara poi sostiene di voler tenere “un rapporto ragionevole” portando avanti una “mediazione necessaria” con gli alleati.

Sinistra Ecologia e Libertà non è interessata a mediazioni sul porto della Margonara e, pur prendendo atto dell’impegno in merito ai servizi sociali, è convinta che la posizione espressa da Di Tullio sia di scarso profilo e ben lontana dai bisogni della città di Savona.

Ci dispiace dissentire con Di Tullio, ma noi riteniamo fermamente che un’alleanza politica che veda la partecipazione di tutta la sinistra (e di SEL in particolare) non possa prescindere dalla necessità di porsi in modo originale rispetto al passato e rispetto ai reali problemi della città.

Noi chiediamo infatti un nuovo modello di sviluppo qualitativo e non quantitativo, che non pregiudichi le risorse per le future generazioni, che mantenga le aree a destinazione produttiva, prevedendo il riuso e la riqualificazione del patrimonio edilizio dismesso, e che sia attento alle compatibilità ambientali.

Non sentiamo poi affatto la mancanza del porto della Margonara, alla cui realizzazione siamo contrari, anche se condividiamo la necessità di una riqualificazione del litorale tra Savona ed Albissola che restituisca ai cittadini aree al momento degradate ed inaccessibili.

Vogliamo poi decisioni partecipate che invertano la tendenza, che si è imposta negli ultimi anni, all’accentramento delle decisioni in gruppi sempre più ristretti d’individui o in centri di potere esterni alla pubblica amministrazione.

Ed infine Sinistra Ecologia e Libertà è per una città laica e inclusiva dove la sicurezza e la serenità siano garantite più dalla mancanza di disagio e di sofferenza altrui che non dal numero di poliziotti in giro per le strade, dove gli stranieri siano integrati attraverso azioni positive che riconoscano le differenze culturali e ne favoriscano la reciproca convivenza, dove i giovani abbiano spazi autogestiti per esprimere liberamente la loro personalità, dove gli anziani ed i disabili mantengano i servizi di sostegno.

Di questo, e non di nuove residenze di lusso, ha bisogno Savona se vuole uscire dalla crisi economica e demografica che l’ha colpita.

Naturalmente in questi punti non c’è tutto il programma elettorale, ma senza una loro sostanziale condivisione, e senza la loro attuazione attraverso precisi progetti di governo, non ci sono spazi sufficienti per poter trovare un’intesa nell’ambito del centrosinistra.

La condivisione deve poi essere concreta e risultare da un accordo scritto in termini chiari e non in politichese, in modo da non lasciare dubbi circa il suo contenuto.

Su questi temi Sinistra Ecologia e Libertà intende lavorare per coinvolgere altre forze politiche, associazioni, movimenti e singoli cittadini disponibili allo scopo di capire, tutti assieme, se le posizioni del PD sono quelle espresse da Di Tullio o se quel partito riscopre la voglia, per troppo tempo assopita, di progettare una città che mantenga un forte tessuto produttivo e commerciale.

Al PD chiediamo inoltre di fare subito chiarezza sul nome del candidato sindaco, smentendo le voci che vedono incerta la riproposizione di Berruti a favore dello stesso Di Tullio.

Naturalmente non siamo noi a dover indicare al PD il suo candidato, ma è giusto che i suoi alleati e la città intera sappiano chi sarà.

In ogni caso, anche se la proposta del PD dovesse essere quella della riproposizione di Berruti, pur non avendo pregiudiziali, riteniamo che la scelta del candidato/a a sindaco della coalizione debba avvenire attraverso un’ampia consultazione popolare da svolgersi con il metodo delle primarie aperte a tutti gli elettori del centro sinistra.

Le primarie non sono un fatto identitario o una moda, ma rappresentano uno strumento necessario, nell’attuale condizione di Savona, per costruire un vero progetto di nuova comunità che abbia autorevolezza e consenso ampio e che sia in grado di reggere alle difficili, ma necessarie, scelte strategiche.

Ed è per questo che riteniamo sia necessario che ai vari candidati faccia capo un progetto politico che naturalmente sia compatibile con quello della coalizione, in modo tale che la scelta non riguardi solo le persone ma anche le politiche che essi rappresentano. In tal modo il programma definitivo potrebbe essere scritto anche in ragione dell’esito della consultazione.

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