Seduta del consiglio comunale di Savona: l’analisi critica del bilancio comunale del consigliere Orsi (Pensierolibero.zero), tra numeri, priorità e prospettive

Il consigliere inizia con una battuta: bisognerebbe trovare un modo più accattivante per presentare questo bilancio, magari con delle slide, perché, le do la mia parola, Assessore, credo di essere stato uno dei pochi ad ascoltarla davvero. Guardandomi intorno, mi è sembrato che l’attenzione fosse scarsa, ma io ho ascoltato con attenzione e persino colto una sua frecciatina anticipatoria alle mie obiezioni. Più avanti capirà a cosa mi riferisco.
Quest’anno, poco oltre la metà del mandato, il bilancio non è solo una fotografia della situazione attuale, ma anche uno strumento in movimento, utile per valutare ciò che è stato fatto e ciò che si intende fare. Trattandosi di un bilancio di previsione, esso rappresenta non solo l’istantanea del momento, ma anche una dichiarazione di intenti: dove si vogliono allocare le risorse, quali sono le priorità.
L’Assessore ha parlato di un bilancio di prudenza, rigore e solidità, sottolineando le difficoltà nella spesa corrente e qualche segnale positivo in alcuni settori. Tuttavia, tali definizioni sono piuttosto generiche e potrebbero essere applicate a qualsiasi bilancio. È nei numeri che emergono le reali priorità dell’amministrazione, ed è proprio su questi che vorrei soffermarmi.

Viabilità e infrastrutture: un settore in sofferenza
La viabilità e le infrastrutture stradali rappresentano uno dei punti deboli di questo bilancio. A tre anni dall’inizio del mandato, l’unico atto concreto è stato la chiusura di alcune strade, senza alcuna riqualificazione effettiva. Il Documento di Programmazione (DOP) parla ancora oggi di “necessaria e immediata riqualificazione” di tali vie, ciò che si sarebbe dovuto fare tre anni fa.
Guardando ai numeri del bilancio, rispetto ai 3,5 milioni di euro stanziati lo scorso anno, osserviamo un decremento di 700.000 euro. Non solo il progetto originario è stato accantonato, ma i fondi non sono stati reindirizzati a nuove iniziative.
Anche le manutenzioni sono sotto gli occhi di tutti: dai semafori guasti da mesi, che provocano disagi e incidenti, alla mancanza di personale. Nonostante le assunzioni in altri settori, nel comparto manutenzione si continua a esternalizzare, con pochissime unità operative dirette. Una situazione insostenibile per una città capoluogo di provincia.

Trasporto pubblico: nessun cambio di passo
Sul fronte del trasporto pubblico, si è parlato di rilancio, ma i numeri raccontano un’altra storia. Lo stanziamento previsto per il 2025 diminuisce di 50.000 euro rispetto all’anno precedente, passando da 854.000 a 806.000 euro. Se davvero si vuole puntare su una città a misura d’uomo e su una mobilità sostenibile, servono risorse adeguate. Le parole non bastano: senza un aumento di fondi, i miglioramenti restano sulla carta.
Turismo: promesse e tagli
L’assessore Negro ha proposto progetti interessanti per il settore turistico, tra cui il potenziamento del sistema museale cittadino. Tuttavia, le risorse stanziate raccontano un’altra realtà: dai 344.000 euro dell’anno scorso, siamo passati a soli 153.000 euro, con un taglio del 60%. Si parla di attrarre sponsor, ma il turismo non può basarsi solo su speranze di finanziamenti esterni. Inoltre, nulla si è più sentito riguardo al recupero del litorale e delle spiagge per attività invernali, un tema che sembrava promettente.

Rifiuti: tra attese e rincari
Il sistema di raccolta porta a porta, previsto per aprile, è ancora avvolto nell’incertezza. La fase informativa non è nemmeno iniziata, e i cittadini rischiano di trovarsi impreparati. Intanto, la Tari aumenta: da 16,7 milioni del 2024 a 17,8 milioni per il 2025, con un incremento di 1,1 milioni. Questo aumento potrebbe essere accettabile se accompagnato da un miglioramento del servizio, ma al momento restano solo dubbi.
Sport e infrastrutture sportive: interventi insufficienti
Nel settore sportivo, gli stanziamenti subiscono ulteriori tagli: 56.000 euro in meno per lo sport e 10.000 euro in meno per i giovani. La situazione delle infrastrutture sportive è critica: la piscina presenta problemi di manutenzione ordinaria, e lo stadio Bacigalupo, con una capienza ridotta a meno di 100 spettatori, evidenzia una gestione inefficiente. Non si può aspettare che le strutture cadano a pezzi per intervenire.

Commercio: un settore in crisi
Il commercio rappresenta una cartina di tornasole dello stato di salute della città, e i segnali non sono incoraggianti. I negozi chiudono, soprattutto nelle vie interne o in quelle chiuse al traffico. Le politiche di supporto al commercio sembrano assenti: nessun incentivo fiscale, nessun intervento sul decoro urbano o sull’illuminazione per rendere le strade più attrattive. Senza un piano chiaro, il settore continuerà a soffrire.
Questo bilancio presenta numerosi limiti, sia nella visione complessiva sia nell’allocazione delle risorse. Manca una chiara direzione politica e le priorità dichiarate non trovano riscontro nei numeri. Per questo motivo, non possiamo accoglierlo con favore. La città non può puntare solo a obiettivi di facciata: servono fondamenta solide per costruire un futuro sostenibile e inclusivo.

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