Seas non passa? Colpa tua che vivi in una via privata!

Tra tutte le meraviglie partorite dal nuovo e sfavillante progetto di raccolta rifiuti a Savona, ce n’è una che brilla più delle altre: i mezzi della Seas non entrano nelle vie private.

E sì, perché a Savona le vie private non sono rare gemme nascoste, ma una vera e propria rete parallela alla viabilità ufficiale. Alcune di queste vie sono talmente lunghe che per raggiungere la strada pubblica bisogna armarsi di borraccia, scarponi da trekking e spirito d’avventura.

Ora, è vero che la Seas probabilmente ignora tutto questo, ma il Comune no, il Comune non può non sapere.

Si sarà mai chiesto, il Comune, chi vive in queste strade? Persone, principalmente anziane, che dovrebbero essere aiutate, non mandate ogni giorno in una piccola Odissea domestica col bidone del secco.

Seas non può andare nelle vie private per regolamento? Si cerchi una soluzione

Dicono che tutto questo sia per rendere il servizio più efficiente. Certo: si risparmia tempo, si risparmia benzina… si risparmia persino in umanità. Nel frattempo, la raccolta differenziata si trasforma in una raccolta selettiva: tu sì, tu no, tu forse.

Forse sarebbe il caso che qualcuno, tra una determina e un comunicato, provasse a fare una passeggiata nelle vie private. Non per portare la spazzatura — ci mancherebbe — ma giusto per vedere cosa vuol dire abitare in una Savona un po’ più nascosta.
E magari, chissà, scoprirebbe che anche lì vivono cittadini. Veri, vivi,  paganti e pure votanti.

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