SE IL VESCOVO DICE NO…

Per solito l’infallibilità è prerogativa papale, ma, tuttosommato, anche un vescovo viene “assistito” dal Padreterno, allora dopo che anche la Chiesa locale si espressa per la cura non solo dell’anima, ma anche della sicurezza e salute
dei savonesi, mi vedo obbligato a chiarire la mia posizione di Segretario Cittadino della Lega si, ma sopratutto come Giorgio Calabria, e allora la vedo cosi, tutta sta storia non nasce come un fungo in autunno, dove perfino la politica, come la intende un po’ ingenuamente la maggior parte delle persone avrebbe un ruolo determinante, al contrario la politica “si adatta” a movimenti di interessi globali dove l’energetico ,di fatto, è prioritario rispetto perfino alla stessa finanza, la “tempesta perfetta” si è concretizzata sulla pessima gestione della crisi Russo-ucraina di tutto l’occidente, con tutte le sue conseguenze negative sulla economia europea, il ricorso forzato a fonti energetiche alternative, ma sempre fossili, non poteva non concretizzarsi sulla tecnologia ,apparentemente più libera da condizionamenti geopolitici del GLN. È abbastanza evidente che Draghi non possieda competenza scientifica tale da decidere in solitaria di una cosa del genere, per cui sono intervenuti, tramite Il Ministro Cingolani, gli esperti del settore energetico Eni e la sua mano operatrice Snam. Partito il meccanismo di tipo tecnico, l’ apparato istituzionale ricopre con cogenza giuridica un iter inarrestabile, dove la politica dei partiti recita solamente un ruolo di conferma ,senza ulteriori possibilità decisionali, infatti ,a parte piccole forze di minoranza, tutti i partiti di destra e sinistra si sono espressi favorevolmente al progetto complessivo. Cosa significa questo? significa che diventa pretestuoso e sostanzialmente falso il tentativo del centrosinistra di accreditarsi una verginità di contrasto nel savonese, al progetto Golar Tundra, ci potete scommettere che se dopo Draghi ci fosse stato un governo di Centrosinistra, appunto per quello che ho detto prima, e cioé il carattere “obbligatorio” di un decretoLegge Draghi-Meloni, si proprio cosí, ma poteva essere Draghi-Bonaccini, anche il centrosinistra avrebbe portato il rigassificatore a Savona.
Allora dove sta la novità, la novità e che la gente, piano piano, a partire logicamente dai movimenti ambientalisti che giusto o sbagliato non sono ipocriti, la gente di sinistra, destra o del “chi se ne frega”, è scesa in campo su una cosa su cui nessuno gli ha chiesto niente contando sulla mediazione partitica, e allora secondo voi, cosa fa un savonese che ricopre si, una carica di partito, convintamente perché, tra l’altro, quel partito è l’unico che ha nel suo obiettivo l’autonomia dei territori, che aldilà delle obiezioni di alcuno, è un sistema dove il territorio non si vedrebbe calare dall’alto il bello e il brutto, continuando a promuovere questa idea, non può però nello stesso momento non rispondere alla giusta rivendicazione di comunità, territori e sue istituzioni.
Per tutto questo Giorgio Calabria ribadisce il proprio NO AL RIGASSIFICATORE A SAVONA.
 Da Facebook  Giorgio Calabria segretario cittadino della lega  
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