SCARICATO DA TOTI E DAGLI “AMICI” ALASSINI

SCARICATO DA TOTI E DAGLI “AMICI” ALASSINI
Quando sei all’apice del potere hai moltissimi amici, quando cadi in disgrazia, si dileguano in tanti e ti rimangono vicino solo quelli veri… Marco Melgrati è infuriato. Non ha avuto nessun premio di consolazione da Toti dopo il flop alle regionali (nè l’Assessorato esterno in regione nè la Presidenza della FILSE) e adesso anche nella sua Alassio gli amici lo stanno abbandonando.
Quasi un ammutinamento. Nei giorni scorsi, Melgrati aveva sentito i suoi fedelissimi nella maggioranza consiliare (Zioni, Rocca, Vinai) per indurli a porre fine anticipatamente all’Amministrazione alassina per agevolare un suo ritorno sullo scranno di primo cittadino in tempi rapidi. Un piano B scattato all’indomani della clamorosa esclusione dal consiglio regionale per non rimanere con un pugno di mosche in mano. La risposta dei suoi (ex?) fedelissimi è stata però un cortese ma fermo no.

Di lasciare le poltrone non ci pensano nemmeno, neppure se a chiederlo è il loro mentore a cui devono molto anzi moltissimo….(voti, assessorati, ecc….). La scusa addotta è, ovviamente, che sarebbe da irresponsabili staccare la spina a Canepa in un momento delicato come questo per la Città.

L’unico degli eletti che si è mostrato possibilista è stato Bonavia che per una singolare coincidenza non ha un posto da assessore. Invernizzi appoggerebbe volentieri, in cambio di un Assessorato al Demanio, un ritorno sulla scena alassina di  Melgrati ma è fuori dai giochi per via della Legge Severino. Canepa, spalleggiato da Vaccarezza, di farsi da parte non ha alcuna intenzione anzi punta ad un secondo mandato. 

E dire che era stato proprio Melgrati a sceglierlo e a imporlo come candidato sindaco alle ultime comunali. Ad Alassio si vocifera che il Sindaco abbia lanciato un salvagente a Melgrati di recente: un Assessorato Comunale. Proposta che sarebbe stata rifiutata dall’Archistar che non si accontenterebbe di un ruolo da comprimario. Ma Melgrati ha confidato ad alcuni intimi che nemmeno quella proposta di secondo piano gli è mai arrivata…La gratitudine in politica è una merce rarissima……….

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