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SCARAMOZZINO: Nuove frequentazioni-Vecchie (e cattive) abitudini

-AIM – GPI – IKF – Gestioni Partecipazioni Immobiliari sembrerebbe essere l’ultima creatura della famigerata famiglia di GIULIANO GAVINELLI di Legnano e non di Alessandria come riportato da più parti. Questa è l’ennesimo tentativo di finanziarsi sul mercato a scapito di quei poveretti -Istituzionali o Privati che siano- che vorranno acquistare questi titoli bufala. Per inciso i Sig.ri Gavinelli sono gli stessi di CONFIDA SIM (crack degli anni 90 – vedi silk parade) ed inoltre di Millenium Capital Italia e Millenium Capital SA gruppo immobiliare italo lussemburghese di dubbia affidabilità, visto quello che stanno combinando in Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria. L’attuale GPI con l’appoggio di Natali & Partners vuole quindi comminare un altra bella esperienza finanziaria per il parco buoi italiano. Sulle altre non ho notizie certe – mi auguro che siano di ben altra levatura e spessore qualitativo STORIE DI TITOLI FANTASMA Crac Zoppi e Confida, il ritorno dei vecchi amministratori MILANO – Un’ indagine clamorosa. Con tanto di perquisizione e indagati eccellenti fin dentro la Consob. A tre anni di distanza dal crac, il caso della Zoppi sim la settimana scorsa si e’ guadagnato ancora l’ onore delle cronache. Ma dietro il gran polverone c’ e’ qualcuno che lavora con calma. Alvaro Crespi e Giuliano Gavinelli, aspiranti finanzieri in quel di Legnano, coinvolti nel dissesto Zoppi, stanno contattando i loro vecchi clienti. Decine di risparmiatori che un paio di anni fa hanno consegnato i loro risparmi alla coppia di gestori, in quel momento al timone della Confida sim. Scelta incauta, perche’ Crespi e Gavinelli sono arrivati in fretta al capolinea: la loro Confida e’ stata bloccata dalla Consob, subendo la stessa sorte della Zoppi, a cui era strettamente collegata. Risultato: ai clienti sono rimaste le briciole di un patrimonio valutato un centinaio di miliardi. Fine della storia? No, perche’ sotto gli occhi della Consob, della magistratura e del commissario incaricato della liquidazione della sim, Crespi e Gavinelli hanno messo a punto il loro piano. Tutto legale, per carita’ . La Confida infatti, malgrado il commissariamento, non e’ fallita. Le due istanze presentate dal procuratore milanese Riccardo Targetti sono state respinte dal Tribunale civile di Milano. Piu’ semplicemente, la Confida e’ finita in liquidazione. Ma in realta’ nulla e’ cambiato. Smessi i panni degli amministratori, Crespi e Gavinelli hanno indossato la divisa da liquidatori e in questa nuova veste hanno contattato i vecchi clienti. O meglio, tutti quei rispamiatori a cui negli anni scorsi avevano venduto azioni della Silk parade, un’ improbabile societa’ americana, che, secondo i venditori, doveva essere quotata al Nasdaq, una Borsa minore statunitense. Le verifiche del commissario inviato dalla Consob hanno dimostrato che le azioni Silk parade, collocate per un totale di quasi 20 miliardi, non valevano la carta su cui erano stampate. Niente paura, perche’ c’ e’ il modo di rientrare in gioco. In cambio delle vecchie azioni americane Crespi e Gavinelli offrono contratti di multiproprieta’ a Monte Campione, vicino a Campione d’ Italia. La validita’ dell’ offerta e’ tutta da verificare, ma qualche risparmiatore, piuttosto che perdere per intero l’ investimento, ha preferito cambiare le Silk parade con la multiproprieta’ . Altri clienti invece non si rassegnano e, assistiti dall’ avvocato milanese Dario Trevisan, sono pronti a nuove denunce in sede penale. Intanto prosegue anche l’ inchiesta del procuratore milanese Targetti, che la settimana scorsa, nell’ ambito delle perquisizioni per il crac Zoppi, ha disposto il sequestro anche della documentazione su Confida custodita in Consob. Ma si fa strada anche un’ altra ipotesi. Gli investigatori hanno constatato che gli stessi nomi di finanzieri e intermediari vari ricorrono in alcuni recenti crac di sim italiane legati alle azioni trattate al Nasdaq. In pratica, ci sarebbe un’ organizzazione internazionale, con diramazioni in Svizzera, Canada e negli Stati Uniti, che gestirebbe vere e proprie truffe piazzando tra i rispamiatori scatole vuote trattate al Nasdaq. Non per niente anche la Sec tiene sotto stretto controllo questi operatori. E pochi giorni fa l’ Fbi ha concluso un’ operazione che ha portato all’ arresto di numerosi broker attivi al Nasdaq. Vittorio Malagutti Il pm Riccardo Targetti Malagutti Vittorio Milano, 19 novembre 2010 – IKF S.p.A., investing company, prima società italiana quotata sull’AIM Italia (“IKF” o la “Società”), rende noto che in data odierna il Dott. Giovanni Natali e la Dott.ssa Corinna zur Nedden hanno comunicato le loro dimissioni con effetto immediato dagli incarichi rispettivamente di (i) Presidente del Consiglio di Amministrazione di IKF e Consigliere di Amministrazione della controllata PKarton S.p.A. e (ii) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed investor relator di IKF. Tale scelta si pone, secondo quanto hanno comunicato il Dott. Giovanni Natali e la Dott.ssa Corinna zur Nedden, nell’ambito di un più ampio progetto finalizzato a dedicare i propri sforzi professionali alle attività di advisory svolte con la propria società Natali & Partners S.r.l. e in particolare alle iniziative imprenditoriali recentemente intraprese tramite la stessa. Il Consiglio di Amministrazione della Società, riunitosi in data odierna in forma totalitaria, ha preso atto delle suddette dimissioni, ringraziando il Dott. Giovanni Natali e la Dott.ssa Corinna zur Nedden per il lavoro svolto dalla costituzione di IKF ad oggi, ed ha rinviato ad una successiva riunione – da tenersi ad esito dell’individuazione dei sostituti, anche d’intesa con il Nominated Adviser e nei tempi tecnici a ciò necessari – per le opportune deliberazioni finalizzate alla cooptazione di due nuovi Consiglieri di Amministrazione ed alla individuazione del nuovo Presidente. Nel frattempo, il Consiglio di Amministrazione ha nominato il Vice Presidente Dott. Michele Contrini – che, come previsto dallo statuto sociale, assumerà, tra l’altro, una funzione vicaria rispetto a quella del Presidente dimissionario – quale nuovo investor relator ad interim, in attesa dell’individuazione della nuova figura societaria preposta. Sempre in data odierna il Dott. Giovanni Natali, Presidente dimissionario della Società e già azionista significativo (in proprio ed attraverso Natali & Partners S.r.l.) per una percentuale pari al 3,61% del capitale sociale, ha venduto a Fiduciaria Tirrena S.r.l. n. 321.539 azioni ordinarie (al prezzo di Euro 0,95 cadauna) e n. 480.000 warrant di IKF (al prezzo di Euro 0,05 cadauno); in particolare, nell’ambito di tale transazione sono stati stipulati taluni accordi che prevedono il trasferimento dei suddetti warrant e di parte delle suddette azioni (n. 281.539) subordinatamente al verificarsi di una condizione sospensiva relativa alla materiale possibilità di trasferimento del possesso dei titoli dall’attuale conto deposito del venditore (tutt’ora indisponibile per ragioni non legate alla volontà dello stesso). È stato inoltre previsto, per specifico accordo tra le parti, che Fiduciaria Tirrena S.r.l. eserciterà sin da subito i diritti di voto inerenti tutta la partecipazione ceduta dal Dott. Giovanni Natali. Taggia:il caso Millenium in Consiglio Comunale Ci voleva l’esposto del consigliere comunale di opposizione Piera Lupi (indipendente) per fare scoppiare lo scandalo Millenium, la società finanziaria a cui Area 24 SpA ha ceduto nel 2008 il diritto di superficie per permetterle di costruire il parcheggio interrato davanti l’ex stazione ferroviaria di Arma di Taggia. In data 29 marzo scorso si leggeva sui quotidiani che la guardia di finanza ha fatto un blitz negli uffici del Comune di Taggia e ha prelevato le pratiche relative al parcheggio, nel quale saranno realizzati 178 box da vendere a privati e 176 posti auto pubblici a rotazione. Tra la documentazione acquisita figura la convenzione stipulata nel 2007 dall’amministrazione Genduso con Area 24 SpA e la pratica relativa al mutuo concesso dal Banco di San Giorgio. I finanzieri si sono presentati pure negli uffici della società Area 24 e hanno prelevato la documentazione relativa all’intervento edilizio. Ancor prima che il consigliere Piera Lupi presentasse l’esposto, la Procura di Sanremo aveva già avviato delle indagini per truffa, in seguito di esposti presentati da alcune imprese appaltatrici che vantano crediti nei confronti della Millenium, tra le quali “Nuova Era Srl” l’impresa di Vado Ligure che costruisce il parcheggio. Anche le garanzie (fideiussioni, piano finanziario, ecc.) che avrebbero potuto evitare tale situazione sono al vaglio della magistratura. La Stampa del 27 marzo scriveva “L’ultimatum di Nuova Era. Pronta l’istanza di fallimento”. Sul giornale si leggeva che l’impresa non intende, insieme agli altri fornitori, essere danneggiata da un meccanismo perverso e che presenta incognite, riferendosi alla nuova normativa che scatterà (al 1° aprile) sulle mediazioni nei crediti e degli insoluti. Uno dei soci dichiarava: “Entro quella data (il 1° aprile) se non si arrivasse a qualcosa di concreto, depositeremo l’istanza di fallimento contro Millenium e contestualmente una denuncia per truffa”. Qualche giorno dopo, cambiava strategia. La Stampa del 1° aprile scrive “Millenium, i creditori ora prendono tempo. Niente istanza di fallimento, almeno per ora”. All’indomani, il 2 aprile si legge sul Secolo XIX che le ditte appaltatrici potrebbero subentrare nell’operazione, con il sostegno di una banca, che dovrebbe anticipare i soldi. Come sappiamo le banche non concedono mutui se, in cambio, il richiedente non gli da garanzie. Visto che l’edilizia è in crisi, che le ditte dispongono di poche liquidità e che il cantiere della Millenium è già ipotecato dal Banco di San Giorgio, non vedo come le imprese appaltatrice possano accollarsi l’operazione. Nel novembre 2007, in una seduta di Consiglio Comunale il consigliere di minoranza, Lupi Cristian chiedeva, che sia reso pubblico il piano finanziario dell’opera, al fine di favorire la massima trasparenza e a tutela degli interessi pubblici. L’assessore ai Lavori Pubblici, Massimo Alberghi, rispondeva che l’amministrazione era assolutamente disposta e si sarebbe attivata per richiederlo. Martedì 29 marzo scorso alle ore 21 il Consiglio Comunale di Taggia si è riunito in seduta straordinaria e pubblica. All’ordine del giorno figurava una mozione dei gruppi di opposizione sul problema del parcheggio. La minoranza chiedeva che il Consiglio Comunale esprimesse senza riserve, l’assoluta contrarietà all’alienazione dei parcheggi pubblici a rotazione, che Area 24 si è impegnata a realizzare, come previsto dalla convenzione sottoscritta nel 2007 con Area 24 SpA. Il dibattito sul caso Millenium durò oltre tre ore e fu incentrato sostanzialmente su due punti cardini: 1) il piano finanziario per la costruzione del parcheggio interrato 2) la fideiussione che la Millenium doveva produrre a garanzia degli oneri di urbanizzazione. La minoranza fece osservare che nonostante la sua richiesta del 2007 non gli è stato trasmesso il piano finanziario e chiese alla giunta Genduso se Area 24 ha trasmesso questo documento al Comune. La risposta è stata “no”. I consiglieri Lupi Piera e Lupi Cristian replicarono che a questo punto il Comune non doveva rilasciare il permesso di costruire. Per quanto riguarda la fideiussione, la Millenium avrebbe stipulato una polizza fideiussoria a favore di Area 24, però l’amministrazione comunale di Taggia non sa che fine abbia fatto. Gli amministratori non sanno se è stata svincolata, se è scaduta o se è stata escussa da Area 24. L’assessore ai Lavori Pubblici, Massimo Alberghi, ha riferito in Consiglio Comunale di aver sollecitato qualche mese fa Area 24 chiedendole copia del rinnovo della fideiussione. Area 24 non ha risposto. La fideiussione molto probabilmente è scaduta o escussa, altrimenti l’amministratore unico di Area 24, l’ing. Tullio Russo, avrebbe risposto al Comune. Nell’operazione edilizia affidata alla Millenium i 176 posti auto pubblici rappresentano gli oneri di urbanizzazione. Trovo ingiusto che la fideiussione sia stata data alla società Area 24 e non al Comune di Taggia. Il consigliere di minoranza Uberto Aschero ha fatto notare che per altri interventi edilizi il Comune ha richiesto cauzioni pesanti, mentre con Area 24 non si è cautelato in nessun modo. Il consigliere Mauro Albanese non è d’accordo con l’amministrazione Genduso di concedere posti auto pubblici ad Area 24, per costruire box supplementari di quelli previsti, per ripianare i debiti di qualcuno che se la sta passando alle Isole Vergini con il malloppo. Come può l’Amministrazione Comunale di Taggia essere disposta a fare ulteriori concessioni ad Area 24 quando questa società, mista con maggioranza pubblica, non ha trasmesso al Comune di Taggia i documenti richiesti dagli amministratori (copie del piano finanziario e del rinnovo della fideiussione) contravvenendo in questo modo ad una delle principali norme, la trasparenza amministrativa. Quando si pensa che i soci di Area 24 sono: il Comune di Sanremo e la Regione Liguria (tramite la sua finanziaria Filse) con 43% del capitale sociale ciascuno, il restante 14% detenuto da Banca Carige, c’è da essere sbigottiti. Se fossi al posto del sindaco Genduso prima di concedere ad Area 24 i posti auto pubblici e permetterle di fare “cassa”, aspetterei l’esito delle indagini condotte dalla magistratura. Recentemente l’Ing. Tullio Russo ha dichiarato ai giornali che Area 24 aveva incaricato il suo partner bancario, vale a dire la Carige, di fare una verifica su affidabilità, requisiti della Millenium e che l’accertamento era stato positivo. L’amministratore della Millenium è Giuliano Gavinelli, imprenditore-finanziere a cui fanno capo diverse società, alcune nei paradisi fiscali. A Lussemburgo e nelle Isole Vergini Britanniche. Ho fatto una ricerca su Internet. Ho digitato Giuliano Gavinelli. Sulla home page ho trovato la notizia sul crac Zoppi e Confida. All’epoca ci fu un’indagine clamorosa su questa vicenda. Molti risparmiatori rimasero con le briciole di un patrimonio valutato a un centinaio di miliardi. In questa operazione truffaldina fu coinvolto un certo Giuliano Gavinelli ma ne usci pulito avendo studiato bene il suo piano. Potrebbe trattarsi di un’omonimia? Gli inquirenti lo scopriranno. Ciò che mi ha colpito nella vicenda Millenium-Area24 è quando ieri (2 aprile) ho visto sul quotidiano Il Secolo XIX un articolo con la fotografia scattata sulla pista ciclabile, dove si vede l’Ing. Tullio Russo in pantaloncini corti in compagnia dell’amministratore della Millenium, Giuliano Gavinelli, vestito da ciclista appoggiato ad una bicicletta. Nel business si fanno i pranzi d’affari ma le scampagnate in bicicletta si fanno con gli amici. Visto che le imprese non sono state pagate, mi domando se gli architetti che hanno elaborato il progetto del parcheggio, tra i quali figura un consigliere (di maggioranza) del Comune di Taggia, siano riusciti a riscuotere la parcella. Parco Costiero – La grande mangiatoia: Oltre il “buco” di Arma di Taggia, sarebbero spariti i fondi per la ristrutturazione dell’ex stazione di Ospedaletti Non solo ad Arma di Taggia sono spariti i soldi per costruire il parcheggio e gli acconti versati dagli acquirenti dei box. Leggevo su La Stampa del 30 marzo scorso che i lavori di ristrutturazione dell’ex stazione di Ospedaletti per destinarla a sede comunale, erano stati finanziati con i fondi dei 150 anni dell’Unità d’Italia. “Ma pare – dice il sindaco Crespi – che siano spariti”. La giunta ha deciso di nominare un legale che valuti gli eventuali danni per il Comune. A mio avviso, l’amministrazione Genduso dovrebbe seguire l’esempio di Ospedaletti nel caso non riprendessero i lavori per terminare il parcheggio e la pista ciclabile rimanesse incompiuta. Sarebbe impensabile che i pubblici amministratori di Taggia si astenessero di adire alle vie legali

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