Scandalo appalti: arresti e misure interdittive in Provincia

Savona – Nuova bufera giudiziaria colpisce l’amministrazione provinciale di Savona, con due arresti domiciliari e una sospensione cautelare dall’incarico per un funzionario. L’inchiesta, condotta dalla Procura della Repubblica di Savona, riguarda presunti episodi di corruzione e turbativa d’asta relativi all’assegnazione dell’appalto per la manutenzione del verde pubblico.

Le persone coinvolte sono Giuseppe Rizzi, ritenuto amministratore di fatto della Green s.r.l., e Claudio Sardo, capo cantoniere della Provincia. Entrambi sono stati posti agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico e il divieto di contatti con soggetti estranei al proprio nucleo familiare. Un’altra misura cautelare ha colpito Andrea Tessitore, funzionario tecnico e responsabile del procedimento dell’appalto, sospeso per un anno dall’incarico pubblico.

L’indagine ha preso avvio alcune settimane fa, con perquisizioni negli uffici di Palazzo Nervi. Secondo gli inquirenti, l’assegnazione del servizio di sfalcio dell’erba per l’anno 2024, del valore di oltre 300 mila euro, avrebbe subito indebite influenze da parte di alcuni soggetti coinvolti. Il sospetto principale riguarda l’ottenimento irregolare di due lotti d’appalto da parte della Green s.r.l., in apparente violazione delle procedure di gara.

Particolarmente grave appare la posizione del capo cantoniere Sardo, che avrebbe facilitato il contatto tra l’imprenditore pugliese Rizzi e il responsabile della procedura, Tessitore. Le indagini avrebbero rivelato che alcuni lavori sarebbero stati eseguiti con personale e mezzi della Provincia, anziché dall’impresa vincitrice della gara.

L’amministrazione provinciale ha immediatamente incaricato un legale per tutelare l’ente, come confermato dal presidente Pierangelo Olivieri: “Abbiamo avviato una consulenza giuridica per garantire la massima trasparenza e la tutela degli interessi pubblici”.

L’inchiesta, ancora in corso, potrebbe portare a ulteriori sviluppi nelle prossime settimane, con il rischio di ampliare il perimetro delle contestazioni su altre procedure d’appalto della Provincia di Savona.

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