Savona – Il (centro)destra ormai ridotto ad un accozzaglia sovranista, populista e razzista a trazione Lega di Salvini e Fratelli d’Italia (Giorgia Meloni) sembra essere privo di una classe dirigente autorevole e presentabile per riproporsi alla guida del capoluogo e deve pertanto ricercare i propri candidati all’interno dei soliti poteri forti del partito del cemento e del mattone, buoni per tutte le stagioni, che negli ultimi trenta anni hanno condotto Savona prima al declino, con la perdita dell’identità industriale senza saperne trovare una alternativa ed infine al dissesto finanziario.
Il primo nome che è circolato nelle scorse settimane è stato quello dell’ex Presidente dell’Autorità Portuale di Savona Cristoforo Canavese, già deputato della Lega Nord nel 1994 e candidato al senato con Forza Italia nel 1996. Canavese è sicuramente un manager di esperienza e competenza in ambito portuale e trasportistico, che malgrado abbia conseguito l’obiettivo di portare l’approdo per le crociere nel porto di Savona, nel lungo periodo, non è comunque riuscito ad evitare che lo scalo savonese fosse attratto nell’orbita genovese.
In questi ultimi giorni ad uscire è stato il nome del geologo Dario Amoretti, Segretario Sezione Imprenditori Edili – ANCE Savona – (1985-2016), dal 1994 al 1998 Vicesindaco ed Assessore all’Urbanistica nella giunta di centrodestra guidata da Francesco Gervasio.
Amoretti nell’intervista rilasciata il 25 gennaio 2021 al giornalista Bruno Lugaro dichiara di non essere di destra e di ricercare l’appoggio della sinistra moderata citando i nomi di Carlo Ruggeri, Massimo Zunino, Monica Giuliano.
Forse Amoretti negli ultimi mesi non deve aver seguito con molta attenzione il teatrino della politica savonese. Infatti, Monica Giuliano già Presidente della Provincia di Savona ed attuale sindaco di Vado Ligure è di recente passata con la destra del rieletto Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
Ricordiamo che Monica Giuliano dal 1999 è presente nel consiglio comunale di Vado Ligure sempre eletta nelle fila della sinistra. Dal 2014 con l’appoggio del PD la Giuliano è stata eletta sindaco e riconfermata nel maggio 2019. Il regista dell’operazione di trasformismo del passaggio a destra della sindaco Giuliano si sussurra sia l’esponente di lungo corso della “sinistra” savonese Massimo Zunino, nel nome di un cosiddetto patto della “rumenta” ed aggiungiamo anche del mattone (LEGGI).
Il consociativismo e trasformismo tra destra e sinistra savonese è ben raffigurato nell’immagine che segue.
Se Amoretti è confuso tra destra e sinistra, non vorremmo che a confondersi siano anche i savonesi che la prossima primavera dovranno eleggere un nuovo sindaco o riconfermare l’attuale.
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