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Savona non solo “Città dei Papi”

Se la mediocrità, a tutti i livelli, delle classi dirigenti savonesi rispecchia lo stato di decadenza in cui si trova la città, inettitudine peraltro confermata dalla disaffezione che la cittadinanza ha dimostrato con la bassa partecipazione alle recenti elezioni comunali, sicuramente anche la cultura non poteva essere da meno.

Nel 2021 ricorre il bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte ed anche il cinema ricorda nel documentario “Napoleone. Nel nome dell’arte” l’interesse che l’imperatore francese riponeva nell’arte e nella cultura. Il film è in programmazione nelle sale italiane nelle date dell’ 8-9-10 novembre.

Non bisogna dimenticare le vicende storiche del periodo napoleonico legate a Savona ed al suo territorio, dove, nel 1796, durante la Campagna d’Italia, Savona fu scelta dal generale corso quale quartier generale per le operazioni militari per l’accesso al Nord Italia. Le vittorie nelle battaglie di Loano, Montenotte, Dego, Cosseria e Millesimo segnarono l’inizio del percorso che portò la Francia rivoluzionaria a sconfiggere le potenze monarchie europee dell’Antico Regime.

Del periodo napoleonico è inoltre da ricordare il prefetto illuminato Chabrol posto a capo del Dipartimento di Montenotte, sotto la cui guida la città conobbe un periodo di rinascita dal precedente periodo di decadenza.

Del film che ricorda il Bonaparte non vi sarebbe nessuna traccia di programmazione nelle sale cittadine.

Ci domandiamo se il neo  assessore alla Cultura, Nicoletta Negro, sia a conoscenza della questione.

 

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