Continua a crescere il malcontento tra i cittadini savonesi riguardo alla gestione dei rifiuti condominiali. Un gruppo di residenti ha diffuso un volantino di protesta, nel quale denuncia l’inadeguatezza del sistema attualmente imposto: quattro bidoni della spazzatura collocati all’interno dei portoni privati.
“La puzza di rumenta nel portone NON NE VOGLIAMO!” si legge in apertura del volantino che gira in tutta la città, che elenca una serie di problematiche pratiche ed economiche: dalla necessità di pagare personale che ogni sera sposti i bidoni avanti e indietro, ai costi per assicurazioni, igienizzazione e occupazione di suolo pubblico. Tutti oneri che, secondo i firmatari, ricadrebbero ingiustamente sui singoli condomìni.
Ma la questione non è solo economica. I cittadini contestano anche l’impatto igienico ed estetico della misura, denunciando il rischio di trasformare i portoni in “discariche puzzolenti, antiigieniche e antiestetiche”.
La richiesta è chiara: “Vogliamo anche noi i bidoni intelligenti in strada, come quelli installati in centro città!” Si tratta di contenitori dotati di apertura controllata tramite tessera, che garantirebbero maggiore decoro e un servizio più equo per tutti.
I promotori dell’iniziativa invitano gli amministratori condominiali a farsi portavoce del malcontento e a coordinarsi per presentare una richiesta formale alla società SEA-S. “Paghiamo la stessa tassa dei cittadini del centro. È ora che anche i nostri diritti vengano rispettati”, si legge nel volantino.
Un appello chiaro e diretto, che porta alla luce un problema diffuso e sempre più sentito: la necessità di una gestione dei rifiuti più giusta, sostenibile e condivisa.