Savona, la commedia degli equivoci a 5 Stelle: Conte in scena in Sala Rossa tra rivalità, dissidenti e il fantasma di Grillo

Savona. Sala Rossa del Comune, stracolma per accogliere Giuseppe Conte, presidente del Movimento Cinque Stelle, in visita per la campagna elettorale regionale. Ma riempire la Sala Rossa non è esattamente un’impresa epica, la vera sfida, per Conte, sarebbe stata riempire una piazza – come succedeva ai bei tempi del M5S, quando i grillini riempivano le piazze come i saldi riempiono i centri commerciali. Ma oggi, il vento sembra soffiare un po’ più debole sulle vele stellate.
In platea, i candidati alle regionali della lista pentastellata per il collegio savonese, accompagnati dal senatore uscente Luca Pirondini. Presenti anche i consiglieri comunali Manuel Meles e Federico Mij. Qui la storia si fa interessante: Meles, nonostante una frattura, a quanto pare, mai risaldata con il Movimento era lì. Mij, fedele, era accanto a lui. La loro presenza ha sollevato più di un sopracciglio tra i presenti. Forse Stefania Scarone, la coordinatrice e incontrastata (per ora) candidata del M5S, avrà dovuto fare buon viso a cattivo gioco, visto che di quei due proprio non ne può più: troppo capaci, troppo presenti, insomma, troppo rivali.
Ma il vero personaggio del giorno è stato Sergio Siriani, il guerriero contrario al rigassificatore, che ha introdotto il discorso con la passione di un oratore greco. Siriani, il cui sogno politico è stato crudelmente sabotato non solo in queste elezioni (con un presunto veto del PD), ma anche in quelle comunali a Vado. Pare che, secondo un accordo per Albisola, il M5S non dovesse disturbare troppo i democratici. Eppure, Siriani è lì, fedele al Movimento, nonostante il boicottaggio e una stima per lui che, diciamocelo, è pari a quella per un’antenna TV rotta.
L’atmosfera in sala? Surreale. Come se tutti stessero recitando in una grande rappresentazione teatrale del “volemose bene”. Conte, dal canto suo, ha parlato con maestria di sanità, rigassificatori e mala politica, dimostrando di essere ancora un fine oratore. Tuttavia, il sostegno ad Andrea Orlando sembra non aver proprio convinto nessuno. E in molti si chiedono se Conte sia realmente al corrente della soap opera savonese.
Infine, il licenziamento di Grillo, quello sì, ha fatto rumore. Pare che il Movimento sia diretto verso una scissione e la domanda sorge spontanea: chi tra i savonesi seguirà Conte? Per saperlo aspettiamo la prossima puntata.

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